La Corte Costituzionale ha giudicato ammissibili cinque quesiti referendari promossi dalla CGIL. Il sindacato ha raccolto cinque milioni di firme per proporre modifiche su licenziamenti, tutele per i lavoratori, lavoro precario, sicurezza sul lavoro e cittadinanza.

I quesiti referendari

  1. Stop ai licenziamenti illegittimi
    Attualmente, chi è stato assunto dopo il 7 marzo 2015 in un’azienda con più di 15 dipendenti non ha diritto al reintegro in caso di licenziamento illegittimo. Sono oltre 3,5 milioni i lavoratori coinvolti. Il referendum punta ad abrogare questa norma per garantire il reintegro quando il licenziamento è dichiarato infondato da un giudice.
  2. Più tutele per chi lavora in piccole imprese
    Nelle aziende con meno di 16 dipendenti, il risarcimento massimo per un licenziamento illegittimo è attualmente di sei mensilità. Il quesito propone di rimuovere questo limite, adeguando l’indennizzo in base alla capacità economica dell’azienda, ai carichi familiari e all’età del lavoratore.
  3. Riduzione del lavoro precario
    Oggi, i contratti a tempo determinato possono durare fino a 12 mesi senza una motivazione specifica. Il referendum chiede di ripristinare l’obbligo di indicare una causale per giustificare il ricorso a questi contratti.
  4. Più sicurezza sul lavoro
    Ogni anno in Italia si registrano circa 500mila denunce di infortunio e quasi 1.000 morti sul lavoro. Il quesito propone di estendere la responsabilità dell’impresa appaltante in caso di infortuni negli appalti, eliminando le norme che favoriscono aziende prive di solidità finanziaria e non in regola con le norme di sicurezza.
  5. Cittadinanza italiana e integrazione
    Il referendum propone di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale necessari per richiedere la cittadinanza italiana, estendendo automaticamente il diritto ai figli minorenni. La misura riguarderebbe circa 2,5 milioni di persone.

Obiettivi del referendum

La CGIL promuove i quesiti per modificare norme ritenute lesive dei diritti dei lavoratori e per migliorare l’integrazione. La raccolta firme ha coinvolto milioni di cittadini, segnalando un ampio sostegno alle tematiche proposte.

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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