Quest’anno ricorre l’80° anniversario del rastrellamento del Grappa, l’“Operazione Piave” definita da Sergio Luzzatto storico e giornalista del Corriere “ la più sanguinosa azione militare anti partigiana che abbia avuto luogo durante i 20 mesi della guerra di liberazione e la più grave disfatta militare della Resistenza e di tutta la storia”.

5000 soldati tedeschi e 3000 fascisti alle 5 di mattina del 21 settembre 1944 diedero inizio al rastrellamento; tale operazione ebbe il suo apice il 26 settembre 1944, quando a Bassano del Grappa furono impiccate 31 persone; ma in tutto furono quasi 260 i morti impiccati o fucilati tra i quali una donna incinta, ragazzini, contadini e malgari, oltre 40 martiri caduti in combattimento.

250 persone furono deportate nei campi di sterminio e non fecero più ritorno.

Molteplici i programmi di commemorazione su suolo veneto, che invitano la popolazione a ricordare il sacrificio dei Partigiani caduti.

Fra questi, l’annuale appuntamento della Commemorazione dell’80° Anniversario dell’Eccidio del Grappa a Bassano del Grappa, giovedì 26 settembre, alle ore 9:00.

A Cavaso del Tomba, giovedì 26 settembre, alle ore 21:00, presso l’Auditorium Comunale in Piazza Pieve, verrà presentato il libro “Riscoprire il Monte Grappa” di Giovanni Carraro, pubblicato da Ediciclo Editore. Un’occasione per esplorare la bellezza e la storia del Monte Grappa attraverso le pagine di questo affascinante volume, in un contesto di memoria e riflessione storico-culturale.

Anche il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra a Biadene di Montebelluna, luogo pensato per riflettere sull’eredità di un conflitto che ha cambiato per sempre la storia e i comportamenti di milioni di persone, inaugurerà sabato 28 settembre, alle ore 17, una esposizione, visitabile fino al 4 ottobre, su questa pagina di storia.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Montebelluna, ricostruirà la vicenda personale di un giovane partigiano di 23 anni impiccato durante i giorni del grande rastrellamento, Antonio Boschieri, Comandante D’Artagnan della Brigata Matteotti, ma anche sui suoi ideali e le speranze, condivisi da tanti giovani partigiani.

L’esposizione è curata dalla nipote del partigiano, Catia Costanzo Boschieri.

A corredo della mostra, il 3 ottobre alle 20.30 è prevista una conferenza con gli storici Daniele Ceschin Lucio De Bortoli, che approfondiranno il rastrellamento e il ruolo di Montebelluna in quegli eventi.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

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