Spresiano – È stato ufficialmente costituito il Consorzio per la tutela, promozione e valorizzazione del “Miele del Piave”. Il Consorzio, nato nella sala municipale del Comune di Spresiano, mira a ottenere la certificazione IGP per questo prodotto unico, caratteristico delle sponde del fiume Piave e delle aree circostanti della Marca Trevigiana.
Il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, ha dichiarato che l’iniziativa del Comune, ente promotore del progetto, punta non solo alla certificazione del miele ma anche alla creazione di una “Strada del miele”. La collaborazione con il presidente di APAT-Apicoltori in Veneto ha permesso di avviare un iter di oltre due anni, culminato nella costituzione del Consorzio.
Della Pietra ha inoltre ricordato l’importanza storica del miele prodotto lungo il Piave, che già nel Cinquecento veniva venduto attraverso l’abbazia di Lovadina e il porto commerciale. La riscoperta della prima etichetta del miele autoctono e della tessera APAT dell’apicoltore Antonio Chizzali, socio onorario del Consorzio recentemente scomparso, ha rafforzato il legame tra il miele e il territorio.
Il “Miele del Piave” trae le sue caratteristiche distintive dalle fioriture primaverili di specie autoctone come il convolvolo, la salcerella, l’eupatorio, la calta e il campanellino. Queste piante, tipiche delle sponde del Piave, conferiscono al miele un sapore unico, che in passato veniva commercializzato lungo la via d’acqua fino alla laguna.
Stefano Dal Colle, presidente di APAT-Apicoltori Veneto, ha sottolineato l’importanza di valorizzare un prodotto distintivo del territorio, promuovendo la conoscenza dei prodotti dell’alveare locali. “Il miele locale ha qualcosa di più rispetto al miele d’importazione, in termini di genuinità,” ha dichiarato Dal Colle, invitando i consumatori a sostenere le produzioni locali.
L’atto costitutivo del Consorzio ha coinvolto diversi enti e soci, tra cui il Comune di Spresiano, APAT-Apicoltori in Veneto, il Collegio interprovinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Belluno, Treviso e Venezia, e altri soci fondatori.