I relativi “tepori” di questi giorni e le modeste precipitazioni, non rappresentano, nella media, le condizioni ideali per l’avvio della periodica migrazione degli anfibi nei due principali siti della provincia di Treviso. Ciò nonostante, inaspettatamente è iniziata, da qualche giorno sul Montello, e ieri sera ai Laghi di Revine una delle più importanti migrazione d’anfibi d’Italia.
Tale anticipo purtroppo determinerà, in queste serate, delle morie su gran parte delle strade delle località interessate poiché alcuni comuni sono in grave ritardo per l’installazione delle reti antiattraversamento, Volpago e Tarzo in parte e Revine in toto, per i tratti di loro competenza. Comunque i volontari si sono attivati immediatamente con il tam-tam mediatico riuscendo a limitare la moria ma non ad evitarla.
“Siamo in piena emergenza – dichiara il Presidente della Protezione Animali – e, come ogni anno, (questo è il quindicesimo, con un totale di oltre 400mila salvataggi) lanciamo un accorato appello a tutti coloro a cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente, per la solita richiesta d’aiuto nell’affrontare questa “emergenza ambientale” poiché, per farvi fronte i volontari di sempre sono assolutamente insufficienti e urgono rinforzi.
Constatiamo purtroppo come, salvo rare eccezioni, la popolazione locale sia refrattaria a scendere in strada per salvare il loro invidiabile patrimonio naturalistico. Altrettanto vani i tentativi di coinvolgere altre associazioni locali, quindi non resta che appellarci alla rinnovata sensibilità e al senso di civiltà dei singoli cittadini, disposti a fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente, affinché ci diano una mano a salvare numerose preziosissime vite”.
La novità di quest’anno è la costruzione dei primi due tunnel di attraversamento sotto-stradali (Rospodotti) all’interno del progetto complessivo che riguarda il Parco Regionale dei Laghi di Tarzo-Revine, il primo, in località Colmaggiore di Tarzo, e il secondo a Revine.
Purtroppo gli anfibi sono dovunque minacciati d’estinzione a causa della distruzione e sottrazione dell’habitat e dell’inquinamento. Pagano il prezzo di essere animali piccoli, schivi e pressoché notturni, per cui la loro esistenza, ai più, è purtroppo quasi totalmente ignota con la conseguenza che si tende a sottovalutare il pregio rappresentato dalla loro presenza nell’ambiente Ricordiamo che questi “animaletti”, oltre che a essere preziosissimi per l’agricoltura cibandosi d’insetti, sono anche importantissimi bio-indicatori dello stato di salute dell’ambiente. La loro numerosa presenza è il termometro che indica lo stato di salute dell’ ecosistema che li ospita, comunemente definito biodiversità.
È in quest’ottica che dovrebbero essere salvaguardati ma, non sarà così fintanto che questi utilissimi animali continueranno a rimanere uccisi avvolti, come sono, dal cono d’ombra dell’informazione negata.
Sono creature viventi che meritano rispetto anche solamente per il fatto che sono indispensabili al mantenimento del delicatissimo equilibrio naturale.
Ricordiamo a chi volesse aderire, che il salvataggio si compie lungo la carreggiata su strade molto trafficate e, a tratti, prive d’illuminazione pubblica, in condizioni meteo precarie, con forti piogge e visibilità limitata, si consigli quindi attrezzatura e abbigliamento adeguato ad alta visibilità
L’orario va da subito dopo il tramonto e si prosegue per 2-3 ore. (Per altri dettagli vedi volantini allegati).
Invitiamo chiunque volesse condividere con noi questa entusiasmante ed impagabile esperienza di chiamare, o inviare un SMS, ai responsabili del “Progetto Salvataggio Anfibi” ai seguenti numeri:
- per zona Revine – Adriano Tel. 347.5931683 – mail: treviso@enpa.org
- per zona Montello – Alessandra tel. 349.6641147 – mail: sosanfibi@gmail.com
Altre info su: www.sosanfibi.it – www.enpatreviso.it.
Grazie Sabry e complimenti per il buono