Volontarinsieme ha organizzato il secondo appuntamento del ciclo dedicato alla salute mentale nella Provincia di Treviso, con il patrocinio del Comune e della Provincia. L’incontro si è concentrato sulla tutela giuridica delle persone con fragilità psico-sociale, destinatarie della legge 6 del 2004, che necessita di essere aggiornata. L’obiettivo di questi incontri è di mettere in confronto parti sociali e istituzioni per creare un nuovo modello che prenda in carico la fragilità in tutte le sue forme in modo efficace ed efficiente, superando il sistema che interviene solo in caso di bisogno urgente.

All’incontro hanno partecipato Paola Roma, Presidente della Conferenza dei Sindaci, Sonia Brescacin, Presidente della V Commissione Sanità della Regione Veneto e il Direttore dei Servizi sociali dell’Ulss2 Roberto Rigoli. Inoltre, sono stati presentati alcuni numeri relativi alla situazione italiana e provinciale, che evidenziano la necessità di migliorare l’assistenza e il supporto alle persone fragili e non autosufficienti.

Secondo Giorgio Pavan, Direttore Israa: oggi assistiamo più anziani in casa che nelle strutture ma ci sono ancora troppi anziani ultra 75enni che non sono raggiunti da alcun servizio.

Tra le problematiche discusse, sono emerse le difficoltà legate all’amministratore di sostegno, a causa della mancanza di personale e della burocrazia. Il giurista Paolo Cendon ha sottolineato come l’art. 3 della Costituzione sancisca il compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli, e che quindi la collettività abbia l’obbligo di sostenere chi ha bisogno. Inoltre, Cendon ha proposto l’introduzione del Profilo Esistenziale di Vita, come fatto dal Comune di Reggio Emilia, per raccogliere le volontà, i valori e le abitudini delle persone con fragilità e disabilità.

Io stesso ho ricusato il giudice tutelare di amministratori che non funzionano – ha confermato in chiusura Giorgio Pavan, direttore dei centri di servizi per anziani Israala realtà è ben diversa rispetto alla legge, le persone che entrano nelle Rsa non sempre decidono autonomamente di entrarvi”. La Casa di Riposo, se non scelta autonomamente, a volte, è la miglior scelta possibile, ma i casi sono diversi e vanno analizzati uno a uno.

Infine, l’incontro ha evidenziato la necessità di aumentare il personale nelle scuole e di creare strutture adeguate per le persone con disabilità psichica, nonché di sviluppare nuovi modelli di assistenza che prendano in carico le persone fragili in modo completo ed efficace. Questo secondo appuntamento è stato il secondo di una serie di incontri dedicati alla salute mentale nella Provincia di Treviso, e un terzo incontro è previsto in futuro.

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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