L’orchestra dei Giovani Musicisti Veneti “Città di Treviso” si prepara ad nuovi ed emozionanti concerti, che promettono di emozionare gli appassionati di musica di tutte le età. Due date da non perdere: domenica 12 marzo alle 17.00 a Villa Guidini a Zero Branco e domenica 19 marzo alle 17.30 al teatro “Mario del Monaco” di Treviso.
L’orchestra, che conta più di 100 studenti dai 12 ai 20 anni, è formata da giovani provenienti da conservatori di musica, licei musicali, istituti e accademie del Triveneto. Fondata nel 2002 da un gruppo di musicisti e dal presidente Tullio Giacomini, l’orchestra è un progetto che ha l’obiettivo di creare uno spazio di condivisione per i giovani che vogliono vivere un’esperienza artistica e formativa forte.
Da allora, l’orchestra ha raggiunto importanti traguardi, tra cui la celebrazione dei suoi primi 20 anni di attività nel 2022. L’orchestra è coordinata dalla Prof.ssa Maria Grazia Seren e diretta dal Maestro Francesco Pavan, coadiuvato da un gruppo di eccellenti musicisti e docenti. Il repertorio spazia dal barocco alla musica d’oggi, con una particolare attenzione alle opere scritte su commissione per l’orchestra.
I Giovani Musicisti Veneti “Città di Treviso” promuovono anche progetti educativi, come lo stage estivo “Note d’Estate”, che si tiene in diverse località italiane ed estere e offre ai corsisti la possibilità di studiare opere musicali di repertorio insieme a nuove musiche scritte appositamente per l’orchestra. Inoltre, l’orchestra organizza il concorso internazionale di composizione per orchestra giovanile “Bruno Maderna”, che invita compositori da tutto il mondo a cimentarsi con le loro opere, che vengono poi valutate e premiate da una giuria di esperti, presieduta nelle ultime edizioni dal M° Claudio Ambrosini.
L’offerta formativa propone anche master class e laboratori tematici di studio, che offrono ai giovani musicisti la possibilità di approfondire le proprie conoscenze tecniche e musicali.
L’orchestra dei Giovani Musicisti Veneti “Città di Treviso” è un esempio di come la passione per la musica possa diventare uno strumento di crescita personale e di condivisione, non solo per i giovani che ne fanno parte, ma per tutta la comunità che ha la possibilità di apprezzare la loro arte.