Originariamente previsto per il 2020 era stato posticipato a causa della pandemia, quindi atteso con impazienza, ha visto la nuova edizione a Tirana, in Albania, dal 13 al 16 ottobre 2022.
L’attività ha previsto molti contenuti, tra cui:
Presentazioni e lavori di gruppo sui compiti dei ranger nazionali e internazionali nelle aree protette finalizzati al tema della condivisione e alla “Biodiversità in Europa”;
Escursioni ai parchi di Shebenik (foreste di faggi) e Divjake (paludi);
Proposte per la raccolta fondi per le associazioni dei ranger;
Istituzione di un’associazione di ranger con il supporto fornito dal Parco Nazionale della Foresta Bavarese;
Lavorare con i volontari: un caso di studio;
I droni come strumenti per il lavoro dei ranger;
Lavorare insieme nell’ERF (Federazione Europea Ranger): lavoro di squadra tra le federazioni nazionali, i singoli ranger e l’ERF;
Lavoro di immagine per i ranger europei.
I Rangers italiani sono stati rappresentati dalle Guardie dell’Associazione “Volontari d’Europa O.d.V.” di Sernaglia della Battaglia (TV), unica realtà con una struttura giuridica di Guardie Volontarie, cosa poco comprensibile per i colleghi europei. Hanno però qualifiche di Polizia Giudiziaria come Guardie Ittiche e Guardie Zoofile al contrario di altre realtà estere dove seppur stipendiati non hanno poteri di polizia.
I volontari italiani hanno potuto distribuire le mappe dei “Palù del Quartier del Piave” appena ristampate e presentate in occasione di “Urban Nature”, la festa della natura in città, che ha visto l’esposizione dello studio dei Palù con la mostra itinerante presso il parco della Pro Loco a Vidor (TV) nelle giornate del 8 e 9 Ottobre 2022.
Per quanto scontato vale ancora la pena di dire e ricordare che le aree verdi vanno preservate, non solo per l’importanza ambientale ma anche per il valore storico culturale.
Per il tempo restante è stata effettuata anche la visita di Tirana, la capitale dell’Albania. Una città in pieno sviluppo edilizio ma con il rispetto delle aree verdi e i parchi cittadini.
Prima della partenza una tappa speciale a “Bunk’Art 2”, il museo nato dall’idea di un giornalista italiano, Carlo Bollino e la ricerca storica affidata ad Admirina Peci, collocato all’interno di un bunker atomico realizzato al tempo del dittatore Enver Hoxha, situato nel pieno centro storico, nei pressi del Ministero dell’Interno. Espone la mostra della storia dell’esercito comunista Albanese e quella che era la vita del popolo in quel triste periodo nonché accessori e oggetti che mostrano i crimini della persecuzione comunista agli oppositori del regime.
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