Avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE della richiesta della Croazia di protezione della menzione tradizionale “Prošek”, fatta dal Commissario Europeo all’Agricoltura Wojciechowski. Per il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, “ciò che sta accadendo è vergognoso” nei confronti di un prodotto simbolo del Veneto e del Made in Italy.

Così non si difende l’agricoltura e così non difendono investimenti. Ma, soprattutto, così si mortifica la storia e l’identità di un territorio. Spero che ci siano gli strumenti per ricorrere. La Regione farà la sua parte”, continua il Presidente commentando il via libera al riconoscimento dell’indicazione geografica protetta del vino croato.

Per il Governatore si tratta di una decisione “schizofrenica” in quanto mette in discussione il meccanismo di tutela dei prodotti Dop e Igp.in aperta contraddizione con la sentenza diffusa appena qualche giorno fa, il 9 settembre scorso, dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che vieta l’uso di nomi o grafiche che evocano in modo strumentale ed ingannevole prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati dalle norme UE”.

La questione è ancora più intricata perché, secondo Zaia, il problema è di duplice natura, in quanto il Prosecco lega il suo nome a quello di un territorio ben definito e di grande valore, come riconosciuto dall’UNESCO “…non solo si tratta di un prodotto che ha avuto tutti i riconoscimenti formali, dalle stesse strutture amministrative della Commissione Europea, anche rispetto alla riserva del suo nome, ma il prosecco ha, addirittura ottenuto il massimo riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito ‘le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’. E, quindi, adesso saremmo costretti a discutere anche sul nome di un sito già proclamato ufficialmente Patrimonio dell’Umanità”.

Ennesimo caso di Italian sounding, dunque, un fenomeno che tanto danneggia le nostre produzioni e che consiste nella commercializzazione di prodotti non italiani con l’utilizzo di parole, immagini, “nomi truffa” che suonano, in maniera truffaldina, simili a quelli dei prodotti di qualità e tutelati da marchio Dop, Igp e Igt.

La decisione della Commissione sul Prosek verrà portata all’attenzione in occasione della Commissione Politiche Agricole che si terrà giovedì 16 settembre nel corso del G20 Agricoltura di Firenze, dove verranno richieste di attuare tutte le procedure necessarie per far sì che questa decisione venga rivista, procedendo ad una nuova normativa in materia.

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Di Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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