A chiusura del bando 2020, sono state oltre 760 le candidature al Servizio Civile Universale registrate dal neo costituito CSV Belluno Treviso per i nuovi progetti coordinati dall’Unione Montana Feltrina e dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, che raccolgono la maggior parte dei posti nelle due province.
Enti ai quali sono pervenute, rispettivamente, 131 domande da altrettanti giovani tra i 18 e i 28 anni per i posti a disposizione nel territorio alpino e 630 richieste nel trevigiano, numeri molto simili, se rapportati in percentuale al numero degli abitanti delle due province.
«Un numero significativo: tanti i ragazzi che si sono resi disponibili per questa esperienza che rappresenta un anno di congiunzione tra mondo della scuola e il mondo del lavoro – commenta Alberto Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso – Svolgere il Servizio Civile significa mettersi in gioco, farsi conoscere, mostrare la propria identità e la propria predisposizione all’impegno. Gli ambiti sono di strategica importanza per il territorio: si spazia dalla cultura, con l’apprendimento nell’ambito di poli museali e biblioteche, all’assistenza, settore particolarmente sensibile in questo periodo di pandemia, e ancora alla salvaguardia ambientale, fino alla protezione civile, espressione di un volontariato operativo e puntualmente presente, in particolare in caso di calamità. Coinvolgere oggi i giovani in questi settori significa crescere le leve di domani, contribuendo a formare delle professionalità in ambiti determinanti».
Nel dettaglio, in provincia di Belluno, 131 ragazzi hanno presentato domanda per 6 progetti coordinati dall’Unione Montana Feltrina.
8 giovani per il progetto “Adulti testimoni nel presente”, pensato con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di adulti e anziani, estendendo quei servizi del territorio che si occupano di adulti e terza età in condizioni di disagio. I giovani presteranno servizio presso Comitato d’Intesa, Ulss 1 Dolomiti, Portaperta, Comune di Sospirolo, Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo, Società Nuova.
“Giovani protagonisti del fare” ha raccolto 21 domande con l’obiettivo di supportare e ampliare i servizi del territorio che si occupano di minori e giovani in condizioni di disagio e esclusione sociale. Gli enti coinvolti in questo progetto sono Comitato d’Intesa, Dumia, Portaperta, Comune di Arsiè, Belluno Donna.
Ben 47 le domande per il progetto “Biblioteche resilienti” con l’intento di rendere le biblioteche (molte in diverse parti della provincia quelle coinvolte) spazi sempre più accessibili e parti attive del tessuto cittadino e della comunità.
Sono stati, invece, 36 i partecipanti a candidarsi per “La cultura come resilienza” in musei e uffici cultura per offrire alla cittadinanza una sempre più ampia conoscenza dei beni e delle attività culturali delle istituzioni coinvolte: oltre a diversi Comuni, vi sono Museo etnografico di Seravella, Magnifica Comunità di Cadore, Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo, Fondazione Museo dell’Occhiale, Parco Dolomiti.
Infine, 19 in totale i giovani candidati ai due progetti (di diversi ambiti territoriali) “Protezione civile, certezza per il nostro territorio montano” e “Protezione civile nel Bellunese” con l’obiettivo di insegnare a prevenire e contrastare il rischio dei fenomeni calamitosi; molti i Comuni coinvolti.
Nel territorio trevigiano, in particolare, 630 giovani hanno presentato la propria candidatura per i posti messi a disposizione in 14 progetti coordinati dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana.
Nel settore del Sociale, a favore di adulti e anziani, sono state 27 le domande inviate per il progetto “An.Co.Re di Comunità”, ospitato da case di riposo e Comuni, e 29 le richieste giunte per i posti a disposizione con il progetto “Movimenti” nei Servizi Sociali dei Comuni, associazioni del territorio e piccole comunità.
Sempre nell’ambito dell’assistenza, ma a favore di minori e di persone con disabilità, sono 57 i giovani candidati per “Semi di Comunità”, progetto ospitato nei comuni e nelle scuole dell’infanzia, e 11 le domande per i posti a bando con “Labilità” nelle associazioni e negli istituti superiori.
Nel settore educazione e promozione culturale, sono 17 le domande prevenute per i posti nelle associazioni della Marca per il progetto “Abitare la Comunità” sui diritti umani e 39 le candidature giunte per “Incontri e Racconti”, destinato all’animazione culturale dei minori nelle biblioteche della provincia.
Le biblioteche della Marca, inoltre, figurano tra gli enti ospitanti di tre progetti destinati alla conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale – “Coolt – Biblioteche di Comunità”, “Biblio West” e “Open Biblio East” – che hanno riscosso l’interesse, rispettivamente di 81, 100 e 159 giovani. Restando nel medesimo settore, il progetto “Un Anno al Museo”, con posti disponibili nelle istituzioni museali, ha fatto invece registrare 66 richieste.
Infine, la tematica ambientale con “Terre Comuni”, progetto di salvaguardia del suolo ospitato tra le altre, dalle sezioni locali della Protezione Civile e dalle amministrazioni comunali, ha raccolto 44 candidature.
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