Se l’occupazione ha registrato un andamento negativo in Italia per quasi tutto il 2020 (anche se, come confermano i dati ISTAT, il trend è riuscito a invertirsi con un +0.3% a novembre, pari a 63.000 unità lavorative) non possiamo affermare che questo abbia colpito indistintamente tutti i settori. Non tutte le aziende sono dovute ricorrere al licenziamento per andare avanti, ma al contrario hanno visto il loro fatturato e organico crescere in modo esponenziale.
Il cambiamento delle abitudini dei consumatori ha fatto sì che alcune aziende, già potenti sul mercato, si consolidassero e che altre emergessero. Prima tra tutte Amazon con una crescita nel terzo trimestre di più del 37%, seguono Alphabeta con un utile di oltre 11 miliardi di dollari e Apple con ricavi nel terzo trimestre di oltre 64,69 miliardi di dollari. I settori cresciuti sono eterogenei e la grande distribuzione organizzata in Italia ha registrato nel 2020 una crescita 3 volte superiore rispetto al 2019. Il genere principale in cui si è affermata è quello alimentare, che ha visto un incremento anche per le piccole realtà.
I dati riportati da Nielsen ci dicono che Discount e Supermercati hanno registrato performance in crescita al di sopra della media del mercato (+4.3%), rispettivamente del +8,1% e +6,7% del valore delle vendite. Un altro settore ad aver avuto una crescita esponenziale, sempre secondo Nielsen, è l’e-commerce con un +117% di vendite, di cui le categorie alimentari hanno dato un contributo alla crescita del 13% e del 21% le categorie di cura casa e persona. L’e-commerce ha poi, come una catena di montaggio, comportato la crescita dei settori come quello del packaging, trasporti e telecomunicazioni.
E’ proprio in questi settori in cui nasce la necessità di trovare nuovo personale: figure professionali con Hard e Soft skills. Se da un lato le figure più richieste sono ancora quelle più tradizionali come: infermieri, addetti del settore farmaceutico, del settore della distribuzione, delle pulizie, e dei trasporti. Da un altro è probabile che nasceranno anche figure del tutto nuove. Per il 2021 le figure richieste saranno eterogenee, ma tutte dovranno avere delle skills ritenute necessarie.
Il nuovo uso della tecnologia farà si che nel mondo del lavoro si cerchi personale con specifiche competenze informatiche, come quelle digitali e di sviluppo software. Mentre l’avvento dell’e-commerce si potrà tradurre in più posti di lavoro nella gestione del sito web, social media, digital marketing, magazzino e logistica. Queste sono solo alcune delle figure che si faranno spazio nel mondo del lavoro, ed è giusto prepararsi a quelli che saranno i cambiamenti nel mercato. Oltre alle Hard Skills richieste per ogni posizione specifica, i candidati dovranno avere anche della Soft Skills che dimostrino la loro capacità di affrontare questa nuova realtà.
Fra le principali richieste ci saranno:
Adattabilità: il mercato è sempre in continuo movimento, ma ad oggi sul nostro futuro c’è un grandissimo punto interrogativo. Questo porta le aziende ad assumere personale in grado di adattarsi ad ogni situazione e pronte al cambiamento.
Disponibilità all’apprendimento: si deve essere disposti ad imparare in ogni momento. C’è sempre qualcosa che si può apprendere e in un’ottica di cambiamento la disponibilità a crescere è un requisito fondamentale.
Creatività: la capacità di creare cose nuove e innovative sarà sempre più richiesta dai recruiters, come quella di affrontare in modo originale e con idee creative sfide sempre più difficili.
Condivisione: la condivisione di idee, problemi e obiettivi sarà una delle più richieste tra le skills dei recruiters. La capacità di capire le altre persone e condividere con loro preoccupazioni e risultati, alleggerirà il carico di stress e porterà, soluzioni più veloci e prestazioni più brillanti.
Il mercato del lavoro è da sempre un mercato dinamico e per quanto impreparati è giusto adattarsi a questa nuova realtà. Il cambiamento fa sì che opportunità del tutto nuove si presentino e l’unico modo per accettare questa evoluzione è adattarsi e cavalcare l’onda, sfruttando le proprie competenze e acquisendone di nuove, in modo da poter ricoprire ruoli diversi e anche mai esistiti.
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