Due anni fa, in questi giorni, una terribile ondata di maltempo si abbatteva in Veneto, colpendo particolarmente le aree montane delle Dolomiti e delle Prealpi. Prese il nome di “Vaia”: ora questa parola è simbolo di devastazione.
Il Presidente della Regione, Luca Zaia, Commissario Delegato dello Stato per gli Interventi Urgenti, ha fatto il punto della situazione.
I LAVORI
“Dalla distruzione di quei giorni sono stati fatti passi avanti enormi. Grazie al lavoro di una squadra di tecnici preparati e tenaci. Ma anche al grande cuore di tutta la popolazione colpita che, subito dopo, mentre piangeva, già impugnava una pala per ripartire. I risultati stanno nei numeri: ad oggi sono stati assegnati e totalmente impegnati da parte del Commissario Delegato circa 682 milioni di euro. Sono 931 cantieri ultimati o in corso per l’annualità 2019, e con altri 480 cantieri per l’annualità 2020, pari a 240,5 milioni di importo “.
INTERVENTI PER SCONGIURARE UNA SECONDA “VAIA”
“Tra i molti interventi finanziati ed avviati – fa notare Zaia – vanno evidenziate le opere di ripristino e messa in sicurezza delle sorgenti acquedottistiche. Si tratta di una grande operazione di ammodernamento delle opere acquedottistiche del bellunese, per aumentare la resilienza delle sorgenti, in caso si verifichino condizioni simili a quelle che si sono create in occasione di Vaia.”. Per quanto riguarda i Serrai di Sottoguda in Comune di Rocca Pietore, infine, sono stati avviati lavori per 9,1 milioni di euro. Non solo per il ripristino dell’intera valle al fine per renderla nuovamente fruibile, nel rispetto delle peculiarità dell’area patrimonio dell’UNESCO, ma anche per il rifacimento e messa in sicurezza di tutti i sottoservizi (acquedotto, reti elettriche, fognature).
“PANCIA A TERRA E LAVORARE”
“La gravità della tragedia – aggiunge Zaia – richiedeva una risposta all’altezza, che c’è stata fin dalle prime ore con i primi interventi emergenziali per 15 milioni di euro e poi con un immenso lavoro di progettazione, di assegnazione delle opere, di realizzazione dei cantieri. Pancia a terra e lavorare era il nostro motto il primo giorno, e tale è rimasto. Basti pensare che, dei 931 cantieri a valere sul 2019, 467 sono già ultimati e 426 con i lavori in corso“.
VAIA E COVID
Per il 2020 sono stati stipulati 464 nuovi contratti per un importo di circa 240 milioni e ci sono già 7 lavori ultimati per 303 mila euro e 9 lavori in corso per 885 mila euro. Zaia assicura che “la grave emergenza Covid non ha fermato i lavori e si continua a fare tutto ciò che è necessario, ad aprire cantieri e utilizzare fondi. Così sarà fino a che le nostre montagne non torneranno a splendere come prima, per quanto possibile perché purtroppo i milioni di alberi abbattuti non li possiamo far ricrescere con la bacchetta magica né, come d’incanto, farli sparire tutti dal terreno”.
ALBERI
Secondo le stime, quattordici milioni di alberi abbattuti in Lombardia, Trentino, Veneto e Friuli, da venti che soffiavano fino a 200Km/h . Circa l’85% del legname è stato venduto e di questo il 50% portato via fisicamente. Per il resto ci saranno bisogno di almeno 50 milioni di spesa per recuperare il legname che non ha mercato e non è vendibile senza costi.
Un anno fa, Valdotv dedicò una puntata di ValdoTv 361 a Vaia con ospiti d’eccezione. Per rivedere il video, qui
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