ValdoTv desidera segnalare un altro esempio di ingegno e creatività italiana al servizio della lotta contro il COVID-19: grazie all’idea di Ottavio Giannella, tecnico antincendio impiegato da molti anni nel settore della sicurezza, maschere da lavoro potrebbero diventare respiratori biomedicali.

Come è possibile? Si tratta del progetto AurorA RD40.

Vista l’emergenza e la difficoltà delle strutture ospedaliere a disporre di numerosi strumenti per la cura dei pazienti affetti da Covid-19, come quelli utilizzati per la ventilazione artificiale in caso di difficoltà respiratoria, Ottavio Giannella, con un gruppo di amici, ha ideato un raccordo in grado di collegare comuni maschere da lavoro a ventilatori polmonari.

I dispositivi in questione sono di facile reperimento e quindi ad oggi maggiormente disponibili sul mercato rispetto a quelli biomedicali.

Connettore tipologia 1, valvola singola
Connettore tipologia 2, valvola doppia

Il ravennate ha meditato l’idea di creare un adattatore per le maschere antigas con filtro a vite, compatibili con lo standard RD40. Grazie ai raccordi ideati (vedi foto), di due tipologie, sarà possibile collegare queste maschere, semi o pienofacciali, a diversi modelli di macchine respiratorie.

L’idea iniziale è stata sviluppata coinvolgendo un ingegnere informatico di Milano, Davide Necchi, e un tecnico informatico di Bellaria, Gianpaolo Missiroli, che si sono occupati della realizzazione del disegno e della progettazione dell’adattatore per la stampa in 3D. Tutto ciò ispirandosi anche al progetto di Isinnova, l’azienda bresciana che ha realizzato un adattatore similare per trasformare maschere subacquee in respiratori d’emergenza. In questo momento è importante poter ampliare le possibilità e le dotazioni degli ospedali per quanto concerne questi indispensabili strumenti.

Secondo il parere di personale medico consultato, si presuppone l’efficienza e l’efficacia del prodotto ideato, seppur in attesa di test più specifici per eventuali modifiche da apportare al sistema.

Il progetto non ha scopo di lucro e tutto il materiale utile alla realizzazione dell’attacco sarà disponibile sul sito web dove si potranno scaricare gratuitamente i file di stampa e le istruzioni di montaggio: https://aurorard40.soprit.it/


La speranza di Giannella è che: “questa idea possa raggiungere esperti e tecnici del settore sanitario per mettere in campo quest’ulteriore ausilio in un momento di emergenza. Non vogliamo rendere le suddette maschere dispositivi medicali, ma proporre una soluzione di emergenza in quelle situazioni di grave carenza di attrezzatura.”

Contatti: aurorard40@gmail.com o Pagina Facebook AurorARD40/

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Di Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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