Sabato 18 gennaio 2020, promosso dall’Istituto Diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi, insieme all’Azione Cattolica di Pieve e al Collegio Balbi Valier, si è svolto, nell’aula magna del Collegio Balbi, un evento dedicato al ricordo di Pietro Furlan.

Come avevamo comunicato in un precedente articolo, è stata dedicata proprio a Pietro Furlan la sala riunioni dell’Istituto Beato Toniolo, nella quale è ora posizionata la “storica” scrivania personale del compianto  primo cittadino di Pieve, un dono espressamente voluto dai familiari, come ha sottolineato il figlio Giuseppe, mentre anche il nipote Giuseppe Munari ha  rivolto parole di stima per il congiunto e di gratitudine per l’evento del ricordo.                                        

“… L’impegno civile, sociale, culturale e religioso che ha caratterizzato tutta la vita di Pietro Furlan merita davvero di non essere dimenticato, ma ricordato e indicato, con stima e riconoscenza, anche alle nuove generazioni. In particolare, voglio sottolineare il suo impegno e la sua dedizione a divulgare e approfondire la conoscenza della figura e dell’opera di Giuseppe Toniolo. In questo senso l’Istituto Beato Toniolo l’avrà sempre accanto come esempio e stimolo ma anche – questa è la nostra speranza – come intercessore …”.                                                                

Queste le parole importanti e significative contenute nel messaggio inviato per l’occasione dal Vescovo Corrado Pizziolo, lette all’inizio della cerimonia, e accolte da tutti i presenti con un grande applauso, a testimoniare la stima, l’affetto e la riconoscenza per la persona e l’opera del commendator Pietro Furlan, ex sindaco di Pieve di Soligo e assessore provinciale.

Tante le presenze e il calore dei partecipanti all’evento di ricordo: per l’Azione Cattolica, il vice presidente parrocchiale Sergio Pansolin e il vice diocesano per il settore adulti, Gino Sutto, insieme al presidente dell’Ente Ecclesiastico Balbi Valier, Stefano Zanin, al direttore generale Stefano Uliana e all’incaricato Marco Pasquon ha collaborato con generosità ed efficacia per l’organizzazione della cerimonia. Si è aggiunto il presidente dell’Associazione Musicale Toti Dal Monte, Giancarlo Nadai, affiancato dal presidente emerito dell’Associazione Amici di Don Mario Gerlin, Adriano Bellè. Infine, sono seguiti gli interventi di Giovanni Tel, anima del Premio Civilitas di Conegliano, assegnato a Furlan nel 2013,  e del presidente della sezione Artiglieri di Pieve di Soligo, Fabio Decet, accompagnato da una folta delegazione con gagliardetti delle sezioni pievigina, di Mosnigo Moriago e di San Pietro di Feletto. Molto apprezzate la presenza dei sindaci emeriti Antonio Padoin, Gianpietro Tittonel e Giustino Moro e di rappresentanti di fondazioni e associazioni appartenenti alla nuova rete culturale in terra Unesco “Vite illustri Pieve di Soligo”, anche con le incaricate di segreteria Tiziana Zanon e Bruna Follador, e le esecuzioni musicali offerte in sala da Matteo Carniato e Francesco Bernardi, del gruppo dei Naam.

Presente il sindaco di Pieve, Stefano Soldan, insieme al consigliere delegato della Provincia, Mauro Fael.

Siamo qui per ricordare insieme e dire grazie per gli insegnamenti e l’opera instancabile di Pietro Furlan al servizio del bene comune – ha concluso l’incontro in aula magna il direttore scientifico del “Beato Toniolo”, Marco Zabotti, promotore e coordinatore dell’iniziativa, portando anche il saluto del presidente Diego Grandoe per trarre  nuove motivazioni e slanci per il futuro dal suo esempio di cristiano buono, coerente, libero e forte, sempre ispirato ai grandi ideali di Giuseppe Toniolo e Francesco Fabbri”.                                                                                                                                          

A conclusione,  i partecipanti si sono recati in Duomo per la messa di suffragio presieduta dall’arciprete monsignor Giuseppe Nadal, animata dalle esecuzioni di docenti e allievi dell’Istituto Musicale “Toti Dal Monte” e di solisti della Piccola Orchestra Veneta – all’organo Margherita Boatin, violini Giancarlo Nadai, Andrea Bet, Elia D’Errico e Sofia Boatin, soprano Loredana Zanchetta – salutate alla fine da un grande applauso corale

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Di Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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