… una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.” (Leonardo Da Vinci)

Sabato 18 gennaio 2020, nel giorno del terzo anniversario della morte, per iniziativa dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, insieme all’Azione Cattolica parrocchiale e al Collegio Vescovile Balbi Valier, Pieve di Soligo renderà omaggio alla memoria del compianto commendator Pietro Furlan (1929 -2017)                                                      

Stimato insegnante elementare per 40 anni, allievo del senatore e ministro Francesco Fabbri, sindaco di Pieve di Soligo dal 1970 al 1980, poi assessore provinciale a Treviso, personalità di spicco e di grande valore al servizio della cultura e dell’associazionismo ecclesiale e civile, Premio Civilitas 2013, Pietro Furlan rappresenta una personalità di sicuro valore, di forte matrice cristiana, che ha segnato in positivo per decenni la vita pubblica della comunità pievigina.                                                       

L’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” desidera ricordare Furlan anche come devoto al grande sociologo ed economista cattolico Giuseppe Toniolo.             

Molto impegnato per la sua causa di beatificazione, Furlan fu tra i promotori del Centro studi sociali  intitolato al professore trevigiano, sempre attivo nel Comitato diocesano attraverso la partecipazione costante e propositiva, la pubblicazione di libri, saggi e articoli, la sua disponibilità come conferenziere, la sua speciale accoglienza ai pellegrini in arrivo in Duomo a Pieve sulla tomba del Beato.  Anche in virtù di questo profondo legame di stima e considerazione per la figura del Toniolo, i familiari  del sindaco scomparso hanno fatto dono di recente della personale “storica” scrivania del commendator Furlan, ora posizionata nella sala riunioni della sede presso il collegio Balbi Valier, insieme a libri e ad altra documentazione, interpretando in questo modo il senso di amicizia e di generosità che hanno sempre contraddistinto in vista il loro congiunto.                       

“Abbiamo ritenuto significativo un gesto concreto di stima e di gratitudine per la figura e l’opera instancabile di Pietro Furlan al servizio dei più grandi valori umani e cristiani, in maniera speciale per il beato Toniolo – spiegano dall’omonimo Istituto Diocesano il presidente Diego Grando e il direttore scientifico Marco Zabotti (in foto) – e abbiamo pertanto condiviso l’iniziativa di dedicare proprio a lui la sala riunioni della nostra sede, presso il Collegio Balbi Valier”.   

Pertanto, sabato 18 gennaio 2020 è in programma l’incontro pubblico a partire dalle ore 17 nell’aula magna del Collegio Balbi Valier: si alterneranno una serie di interventi commemorativi di Furlan,  e a seguire si terrà la dedicazione della sala riunioni dell’Istituto. Infine,  alle 18.30, la messa di suffragio nel Duomo di Pieve di Soligo, presieduta dall’arciprete monsignor Giuseppe Nadal, sarà animata dalle esecuzioni di docenti e allievi dell’Istituto Musicale “Toti Dal Monte” e di musicisti della Piccola Orchestra Veneta, diretta dal Maestro Giancarlo Nadai.

La Piccola Orchestra Veneta

L’evento – che ha il patrocinio di Provincia di Treviso e Comune di Pieve di Soligo –  è realizzato in collaborazione con le Associazioni Toti dal Monte e Amici di Don Mario Gerlin,  la sezione Artiglieri di Pieve di Soligo, la rete culturale “Vite Illustri Pieve di Soligo” e il Premio Civilitas di Conegliano.                                                                                                                       

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Di Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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