“Le radici stanno per dove siamo nati e cresciuti. Quelle radici non le tagli. Quelle radici sono elastici con un capo legato al campanile e l’altro intorno la nostra vita. Più ti allontani più gli elastici si tirano, finché diventano fini come corde di violino. Ma non si rompono. Quando sono tirati al massimo passa il vento della memoria, e questi elastici ci mandano suoni di ricordi.” (Mauro Corona)
Sabato 14 dicembre, all’auditorium comunale “Battistella Moccia” di Pieve di Soligo, è stata ufficialmente battezzata “Vite Illustri Pieve di Soligo – VIP”, la nuova rete culturale in terra Unesco che mette insieme Fondazione Balbi Valier, Fondazione Francesco Fabbri, Istituto Diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi, Associazione Musicale Toti Dal Monte, Associazione Amici di Don Mario Gerlin, Associazione Culturale Careni.
Per l’inaugurazione ufficiale del progetto è stato proposto il Concerto “Non Solo Vivaldi” ad opera della Piccola Orchestra Veneta diretta dal maestro Giancarlo Nadai, con i solisti alla voce Enrico Nadai, al flauto Piera Poser, al pianoforte Margherita Boatin, al mandolino Claudio Doni, al violoncello Federico Covre e al violino Andrea Bet, e i brani musicali interpretati dai giovanissimi protagonisti del Coro di Voci Bianche “G. Echi” diretto da Maria Grazia Marcon.
A metà concerto, la presentatrice, Elisa Nadai, ha intervistato l’ideatore e coordinatore del nuovo percorso culturale, il direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti.
“Fare rete, fare cultura, fare comunità, fare Unesco – ha spiegato Zabotti – sono i nostri obiettivi fondamentali, con l’attenzione a valorizzare nel complesso alcune decine di figure eccellenti della storia passata e recente della comunità pievigina, mettendo in cantiere un calendario di eventi coordinati, spazi di conoscenza delle vicende illustri e la proposta di valorizzare le eccellenze delle nuove generazioni, anche come contribuito alla grande novità del territorio proclamato Patrimonio dell’Umanità”.
Tutto questo è in sintesi condensato nel suggestivo logo di VIP – Vite Illustri Pieve di Soligo, creato in colore blu da Libe Design di Sara Campeol con il simbolo del Duomo di Pieve sullo sfondo e la scritta “L’Umanesimo in terra Unesco”, a significare lo specifico di questo patrimonio culturale pievigino. Come il simbolo, svelato per la prima volta in diretta al pubblico, molto applaudito anche il video di VIP, realizzato dai giovani dell’Associazione Culturale Careni su testi di Marco Zabotti e con le immagini gentilmente concesse dalla trasmissione “Borghi d’Italia” di TV2000 dedicata a Pieve e prodotta in occasione delle giornate del centenario del beato Toniolo nell’ottobre 2018. A partire dalla scritta “Noi siamo …”, sono apparsi nomi e cognomi di trenta personalità del mondo culturale, artistico, istituzionale, sociale ed ecclesiale distintisi per la loro vita generosa a Pieve di Soligo – che VIP avrà il compito di assumere e promuovere – in un intreccio di musica, immagini e parole che ha creato un’atmosfera di grande emozione e condivisione.
Numerose le autorità che hanno portato il loro saluto durante il concerto, in particolare il sindaco Stefano Soldan, il presidente Gal Giuseppe Carlet, il consigliere delegato alla cultura per la Provincia di Treviso, Leopoldino Miorin, la dirigente dell’Istituto Cerletti di Conegliano, Maria Grazia Morgan, e il Vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, presenti anche il sindaco di Refrontolo e presidente ufficio di presidenza IPA, Mauro Canal, il presidente del Consorzio Pro Loco Quartier del Piave, Roberto Franceschet, e varie altre rappresentanze di associazioni e realtà del territorio.
Le grande partecipazione del pubblico, le attestazioni di stima e di plauso delle varie autorità intervenute e i commenti molto lusinghieri dei partecipanti hanno confermato la bontà dell’iniziativa, dedicata al ricordo delle illustri vite che hanno fatto – e continuano a fare grazie alle nuove generazioni di pievegini – la nostra storia.