Nella serata del 19 settembre presso l’Auditorium Piva di Valdobbiadene, ha avuto luogo la presentazione del libro “IL CANCRO HA GIÀ PERSO”, scritto a due mani da Giovanni Minoli e Michele Maio, medico oncologo e direttore del centro di Immunoterapia oncologica, il primo in Italia, presso il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena.
L’evento, patrocinato dalla LILT e dal Comune di Valdobbiadene, ha dato il via ad una serie di incontri settimanali in occasione della 21a Festa del Volontariato, che vede come tema centrale la prevenzione e la cura dei tumori.
Nello specifico, durante la presentazione il dott. Maio, con la moderazione del farmacista Massimiliano Bonin, ha spiegato con chiarezza l’efficacia dell’immunoterapia nella lotta contro il cancro.
Nata come una sfida, dal 2004 Michele Maio lavora con un team di ricercatori senesi per sviluppare farmaci immunoterapici sempre più efficaci, che permettano di eradicare totalmente la malattia neoplastica o di tenerla sotto controllo, cronicizzandola.
Da quindici anni i progressi e le conquiste raggiunti grazie a questo tipo di terapie hanno potuto portare all’approvazione diverse molecole capaci di cambiare radicalmente la storia di alcune neoplasie. Un esempio è il melanoma, tumore altamente aggressivo e non responsivo alla sola chemioterapia; grazie all’immunoterapia la sopravvivenza delle persone affette da questa malattia ha visto un’incredibile impennata.
Il meccanismo d’azione tramite cui questa cura agisce è la stimolazione e il potenziamento dello stesso sistema immunitario del paziente, che viene “educato” a riconoscere le cellule tumorali come estranee e a distruggerle in maniera selettiva.
Durante la serata, sono anche state espresse anche molte speranze per il futuro, come lo sviluppo di farmaci immunoterapici di seconda generazione capaci di agire efficacemente nei pazienti che purtroppo non rispondono all’immunoterapia di prima generazione.
In conclusione, la spiegazione del titolo del libro: “il cancro ha già perso”, perché grazie all’immunoterapia, da sola e in combinazione con chemioterapia e radioterapia, un numero sempre maggiore di tumori viene eradicato e tenuto sotto controllo e perché, grazie al ritmo cavalcante della ricerca, questo numero è determinato ad aumentare.
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