Quasi 2000 presenze nei 4 giorni di appuntamenti, oltre 20 eventi distribuiti in 7 macro contenitori, 40 ospiti tra celebrità, docenti, sportivi, intellettuali. Questi i numeri che raccontano come la prima edizione del Festival Sport e Cultura abbia saputo raccontare la grande cultura sportiva.

Un evento organizzato dal Comune di Montebelluna assieme all’associazione il Mosaico – Un centro da vivere, con il patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Ulss 2 Marca trevigiana e l’importante sostegno del main sponsor Intesa Sanpaolo, con il contributo di Astoria Wines, Coldiretti Treviso e Latteria Soligo, che ha messo in luce come lo sport tocchi tutti gli ambiti di una comunità, dalla cultura all’economia, creando al tempo stesso una rete di relazioni umane e sociali unica nel suo genere.

Un Festival originale a livello nazionale perché unisce cultura e sport, che ha eletto Montebelluna e l’intero territorio del Distretto della calzatura sportiva quale punto di riferimento per la divulgazione e la diffusione della cultura sportiva, diventando occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie.

Spiega il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero: “Con questa prima edizione del Festival Sport e Cultura, abbiamo fatto una scelta precisa, quella di dimostrare che lo sport è cultura in quanto espressione vitale di straordinaria importanza; perché l’esperienza del gioco è, in primo luogo, cognitiva e sociale, aiuta la crescita delle persone consentendo la formazione di quelle attitudini che poi risultano utili in tutte le altre dimensioni del vivere”.

Il festival ha visto la presenza ospiti importanti, sia sportivi di alto livello sia docenti universitari, che su questo tema hanno fornito un loro contributo di riflessione critica, mettendo in luce come sia fondamentale, in tal senso, il rapporto tra genitori e figli che praticano sport, perché i ragazzi devono vivere la pratica sportiva come esperienza educativa, senza rincorrere, ad esempio, una specializzazione precoce, che rischia solamente di allontanarli dallo sport. In tal senso risulta importantissimo il rapporto tra famiglia, tecnici ed allenatori che deve essere volto a tener conto che i giovani hanno diritto a crescere con la gioia nel cuore e non vivendo la pratica sul campo di gara come un’esperienza di continua selezione.

Commenta l’assessore alla cultura, Debora Varaschin: “Si conclude un evento unico per Montebelluna, per spessore culturale e per i profili che hanno partecipato. Un evento dai contenuti di carattere nazionale che, ricordo, Biblioteca, Museo, Ufficio cultura e associazione il Mosaico, sono riusciti a creare in soli due mesi. Il risultato raggiunto ci dà la giusta spinta per lavorare, fin da subito, all’edizione 2020.

L’anno 0 come, chiamiamo l’edizione appena conclusa, ha dato a tutti noi coinvolti nell’organizzazione e realizzazione del Festival, la dimensione di un bisogno reale che è quello di legare in modo indissolubile la cultura allo sport, dimensione tralasciata ma che Montebelluna, con questo evento, ha portato alla luce ”.

Conclude il sindaco: “Credo quindi che con questa prima edizione del festival, ben curata sul piano organizzativo e scientifico dal professor Valter Durigon e Monica Celi, abbiamo seminato per il futuro. C’è molto da migliorare, molto da crescere ma intanto abbiamo aperto un percorso importante in una città come Montebelluna, che vive di sport ed è capo mandamento di uno dei più importanti distretti produttivi d’Europa legati allo sport.

Abbiamo, dunque, lanciato un sasso nello stagno affinché si torni a riflettere sul significato dello sport e sulle sue criticità. Un grazie speciale al direttore Triveneto di Banca Intesa, dottor Renzo Simonato, per aver creduto a questa sfida garantendo un sostegno determinante. Simonato che peraltro ha partecipato a diversi dei momenti assieme ai suoi collaboratori e lo leggo come un grande segno di attenzione al nostro territorio.


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Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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