#Treviso – «Nel comune di Follina (Treviso, ndr) altri 17 ettari e mezzo destinati a vigneto, grazie anche ai generosi finanziamenti della Regione. Al di là delle frasi di circostanza, Zaia quando passerà finalmente all’azione per salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini?». A chiederlo è Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico, che attacca duramente quella che in una nota definisce «una proliferazione indiscriminata: la biodiversità del territorio rischia di essere distrutta dalla monocoltura vitivinicola che ha già modificato in maniera pesante il paesaggio. I vigneti ormai spuntano ovunque, nei pressi di case, campi sportivi e scuole: si tratta di una coltura impattante, che fa abbondante uso di pesticidi, con pericoli sia per la salute che per l’inquinamento delle acque. A ciò aggiungiamo la sovrapproduzione dell’ultima vendemmia con tonnellate di uva gettate, uno spreco alimentare inaccettabile. Eppure la folle corsa al Prosecco non si arresta, anche perché la Regione continua a dare contributi a pioggia».
«Tornando al caso specifico di Follina – spiega Zanoni, che sulla questione ha presentato oggi un’interrogazione – sono due le richieste per la piantumazione di nuovi vigneti, uno dei quali in un’area gravata da vincolo paesaggistico e considerata come esondabile o a periodico ristagno idrico dal Piano degli interventi. In una zona simile, in caso di esondazioni, i pesticidi andrebbero a finire nei fiumi e poi in falda, da dove i consorzi acquedottistici attingono le acque che scorrono nei rubinetti di casa. Il Comune, sulla base del Regolamento di polizia rurale ha in un primo tempo respinto questa richiesta, che è stata poi riproposta. A sostegno del “no”, invece, si sono schierati i residenti e il Comitato “Per i nostri Bambini” che hanno a loro volta acquisito un parere giuridico-amministrativo, trasmesso a Zaia. Proprio il governatore – evidenzia il consigliere – ha dichiarato in più di un’occasione la necessità di sospendere nuove autorizzazioni di vigneti di Prosecco. Peccato però che i fatti raccontino una storia ben diversa: il 15 gennaio è stato pubblicato un bando con finanziamento complessivo di 9 milioni rivolto alle imprese agricole e agroindustriali del settore vitivinicolo, lo scorso settembre ne erano stati destinati 12,5 milioni per la promozione all’estero della viticoltura veneta, a maggio 2018 ulteriori 16,2 per la “ristrutturazione e riconversione dei vigneti”, integrati da altri 2,4 a fine ottobre. Tutti soldi dei contribuenti. È un modo davvero singolare per disincentivare un settore ormai saturo e molto problematico. I numeri, in realtà, dicono che la Regione sta ancora spingendo al massimo su questo settore».
Fonte: https://www.vvox.it