Lunedì 24 marzo alle 19 il cardinale Beniamino Stella ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica per la riapertura della chiesa parrocchiale di Col San Martino, al termine di un anno di lavori di restauro interno.
Gli interventi sono stati illustrati venerdì 21 marzo alle 20.30 in chiesa da Sabina Favore e don Mirco Miotto. La riapertura coincide con un calendario di eventi religiosi e culturali.
Martedì 25 marzo, festa dell’Annunciazione a cui la chiesa è dedicata, alle 19.30 si terrà una messa solenne animata dai cori dei bambini dell’unità pastorale “I Colli”, con l’offerta del fiore alla Madonna.
Venerdì 28 marzo alle 20.45 la chiesa ospiterà un concerto con l’esecuzione del Requiem di Fauré per coro, orchestra, solisti e organo, sotto la direzione di Andrea Corazzin, organista a Col San Martino.
La storia della chiesa
La chiesa parrocchiale di Col San Martino, costruita in stile lombardesco su progetto dell’ingegnere Augusto Zardo, fu inaugurata il 21 novembre 1904 e dedicata alla Santissima Annunziata.
L’altare maggiore, in stile barocco, è composto da marmo bianco e pregiati marmi colorati. I due altari laterali, dedicati a Sant’Antonio e al Sacro Cuore di Gesù, sono opere dello scultore Paolo Possamai in stile corinzio, con pietre d’Istria e di Vicenza. Le due pale in altorilievo di legno provengono dal laboratorio Steflesser. L’altare in marmo dedicato alla Beata Vergine del Rosario è stato realizzato dall’architetto Giovanni Possamai.
L’affresco sopra il portale maggiore, Gesù adolescente tra i gigli, è opera di Demetrio Alpago. Sul soffitto sono presenti le raffigurazioni di San Martino, Il Martirio di San Vigilio e La Crocifissione, realizzate da Guido Cadorin.
Un incendio nel 1971 ha distrutto altri affreschi significativi. Sopra la porta laterale sud si trova una tela raffigurante la Madonna con Bambino, San Pietro e Sant’Antonio da Padova, attribuita a Morani, detto Ludessi.
Il campanile, alto 87 metri, fu completato nel 1969.