
Treviso – Prosegue la collaborazione tra Avis Regionale Veneto e Anci Veneto per promuovere la donazione di sangue nei Comuni della regione. Il protocollo d’intesa, siglato lo scorso luglio, ha trovato attuazione concreta con la partecipazione del sindaco di Treviso, Mario Conte, al percorso per diventare donatore presso il Centro trasfusionale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
L’impegno delle istituzioni
Ad accogliere il sindaco Conte sono stati Vanda Pradal, presidente di Avis Veneto, e Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2, insieme ai volontari avisini del Ca’ Foncello. Presenti anche la sindaca di Silea, Rossella Cendron, il sindaco di Giavera del Montello, Andrea Maccari, e la vicesindaca di Zero Branco, Lucia Scattolin.
Il primo cittadino di Treviso ha seguito l’iter previsto per diventare donatore, che comprende la compilazione di un questionario, un colloquio medico, una visita e gli esami del sangue. Dopo l’idoneità, potrà iniziare la donazione di sangue intero e plasma.
Le dichiarazioni
Vanda Pradal ha sottolineato l’importanza del protocollo con Anci Veneto: «Oggi più che mai, il contributo di ogni singolo donatore è fondamentale per la vita e la salute della collettività. Il sostegno del sindaco Conte rafforza la collaborazione tra Avis e le amministrazioni comunali, stimolando una partecipazione attiva alla donazione».
Mario Conte ha evidenziato il valore dell’iniziativa: «Donare il sangue è un atto di solidarietà concreto. Con questa iniziativa vogliamo coinvolgere i Comuni nella promozione della cultura del dono, sensibilizzando soprattutto i giovani».
Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ha confermato il sostegno dell’azienda sanitaria: «La collaborazione tra Avis e Anci è un segnale forte di impegno condiviso per garantire cure e terapie salvavita».
Obiettivi e futuro della collaborazione
L’accordo tra Avis e Anci Veneto mira a promuovere la donazione di sangue, la prevenzione della salute e il volontariato. Le iniziative sono rivolte alla cittadinanza e prevedono un focus particolare sui giovani, con il coinvolgimento degli Informagiovani del Veneto e altri enti di riferimento.
I sindaci interessati ad aderire all’appello potranno contattare l’Avis Comunale del proprio territorio per avviare l’iter di donazione.