
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il Nuovo Piano Energetico Regionale (NPER), un programma strategico per le politiche energetiche al 2030. Il piano prevede 8,7 miliardi di euro di investimenti pubblici, con un impatto economico stimato in 19,7 miliardi di euro e la creazione di oltre 107.000 posti di lavoro.
L’assessore all’Energia e allo Sviluppo economico Roberto Marcato ha dichiarato: “Guardo al Veneto del 2050 e vedo una terra che consumerà meno energia e la produrrà in modo sostenibile. Vedo un Veneto ‘di classe A’ in cui la transizione energetica si farà attraverso la sostenibilità economica, ambientale e sociale”.
Obiettivi del Piano Energetico
Il NPER si concentra su quattro obiettivi principali:
- Incremento delle fonti rinnovabili
- Riduzione delle emissioni inquinanti
- Miglioramento dell’efficienza energetica
- Introduzione dell’idrogeno verde
Secondo le previsioni, entro il 2030 il Veneto coprirà il 43% dei consumi elettrici con energie rinnovabili e ridurrà la dipendenza energetica dall’attuale 50% al 34%. Prevista anche una diminuzione dei consumi energetici di 1,13 Mtep, pari al 10% dei consumi regionali del 2019, e un taglio delle emissioni di CO2 di quasi 15 milioni di tonnellate, equivalente alla piantumazione di 148 milioni di alberi.
Risultati e strategie attuative
Il Veneto ha già raggiunto importanti traguardi nel settore energetico:
- 228.013 impianti fotovoltaici in esercizio (secondo posto in Italia)
- 3.168 MW di potenza fotovoltaica installata (terzo posto)
- 1.201 MW di potenza idroelettrica (quinto posto)
- 3.608 GWh di produzione idroelettrica (quarto posto)
- 1.728 GWh di energia elettrica prodotta (terzo posto)
Il NPER prevede oltre 100 azioni, tra cui il potenziamento delle infrastrutture energetiche, il trasporto green, l’efficientamento energetico, il sostegno alla ricerca, la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili e la creazione di una filiera veneta dell’idrogeno. Marcato ha inoltre ribadito il no alle trivelle per la tutela del territorio.
L’assessore ha concluso ringraziando il Presidente Zaia, la Giunta regionale, la Terza Commissione e tutti i consiglieri per il lavoro svolto nell’elaborazione del piano, frutto di un confronto durato oltre due anni con enti locali, parti economiche e sociali, associazioni di categoria e università.