La chiusura della sede di Villa Fietta dell’Istituto Alberghiero Maffioli a Pieve del Grappa, prevista per l’anno scolastico 2025/2026, ha suscitato un’ondata di proteste da parte di studenti, genitori e docenti. La decisione, concordata tra l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Provincia di Treviso e l’Istituto Maffioli, mira a trasferire le attività didattiche nelle sedi rinnovate di Castelfranco Veneto e Montebelluna, al fine di ottimizzare gli spazi e migliorare l’offerta formativa.
Il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha motivato la scelta con il calo demografico e la necessità di razionalizzare le risorse, sottolineando che la sede di Villa Fietta è in affitto, mentre le altre sono di proprietà dell’istituto.
Tuttavia, i docenti hanno espresso il loro dissenso attraverso una lettera aperta indirizzata alla dirigente scolastica, evidenziando l’importanza della sede come presidio educativo nel territorio e manifestando preoccupazione per gli studenti che potrebbero affrontare disagi significativi a causa dei trasferimenti.
Le famiglie degli studenti hanno organizzato sit-in di protesta, denunciando l’impatto negativo che la chiusura avrà sulla comunità locale, in particolare per quanto riguarda l’aumento dei costi e dei tempi di percorrenza verso le nuove sedi, distanti oltre 25 km.
Nonostante le manifestazioni e le richieste di riconsiderare la decisione, le autorità provinciali hanno confermato la chiusura, ritenendola una scelta necessaria per garantire un’istruzione di qualità in strutture adeguate.
La comunità continua a esprimere preoccupazione per le conseguenze della chiusura, temendo un impoverimento sociale e culturale del territorio e l’assenza di alternative educative pubbliche nella zona.
La storia
L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Giuseppe Maffioli” è stato fondato nel 1978 dal Professor Bruno Brunello, con sede principale a Castelfranco Veneto.
Per estendere la sua offerta formativa sul territorio, l’istituto ha aperto sedi coordinate, tra cui quella di Pieve del Grappa. Inizialmente, la sede di Pieve del Grappa era situata nell’ex Convento della Congregazione Suore.
Nel 2020, a causa di problemi strutturali e di inadeguatezza rispetto alle normative di sicurezza, la sede è stata trasferita nella storica Villa Fietta, sempre a Pieve del Grappa.
Questo trasferimento ha permesso di garantire agli studenti un ambiente più sicuro e adeguato alle esigenze didattiche. La sede di Pieve del Grappa ha svolto un ruolo significativo nella formazione di studenti nel settore alberghiero, contribuendo allo sviluppo professionale nel campo dell’enogastronomia e dell’ospitalità.
Tuttavia, nel dicembre 2024, è stata annunciata la chiusura della sede di Villa Fietta, con il trasferimento delle attività didattiche alle sedi di Montebelluna e Castelfranco Veneto, suscitando proteste da parte della comunità locale preoccupata per l’impatto sul territorio e sull’offerta formativa.
L’intervento del sindaco in consiglio comunale
Durante il Consiglio Comunale di Pieve del Grappa del 23 dicembre scorso, il sindaco Annalisa Rampin ha ricostruito la storia della sede dell’Istituto Maffioli a Pieve e ha chiarito le ragioni dietro la sua chiusura. Il Maffioli, inizialmente a Possagno, si era trasferito a Crespano nel Collegio delle Suore a causa di problemi di staticità. Successivamente, quando la struttura non è risultata conforme ai requisiti tecnici e sismici richiesti, il Comune si è attivato per ospitare la scuola a Villa Fietta, affittata dagli Istituti Filippin.
La provincia ha accolto questa proposta, ma con la condizione di adeguare le strutture, lavori costati circa 250.000 euro. Il Comune, pur non avendo competenze dirette sulle scuole superiori, si è fatto carico delle spese per la palestra comunale e ha persino anticipato 220.000 euro ai Filippin per garantire gli interventi.
Tuttavia, negli anni il numero degli iscritti è calato, complice un’attrazione crescente verso le sedi di Montebelluna e Castelfranco, più vicine ai grandi centri abitati. La provincia ha giustificato la chiusura con i costi di gestione elevati, la diminuzione degli studenti e una razionalizzazione delle risorse, decidendo quindi di trasferire gli studenti nelle altre sedi.
Nel Consiglio si è discusso della possibilità di consentire agli attuali studenti di completare il loro percorso a Villa Fietta, ma la provincia sembra contraria per ragioni organizzative ed economiche. È stato anche evidenziato come la comunicazione da parte della scuola e delle autorità provinciali sia stata carente, lasciando famiglie e insegnanti senza risposte certe su cosa accadrà agli studenti.
Il Consiglio si è concluso con l’impegno a cercare ulteriori soluzioni, ma con la consapevolezza delle difficoltà legate alla gestione della situazione.