Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, Confeuro esprime preoccupazione per il continuo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, una situazione che colpisce i consumatori senza favorire i produttori. Secondo la confederazione, il sistema di filiera attuale continua a penalizzare i piccoli e medi agricoltori, lasciando la maggior parte dei profitti ai grandi gruppi della distribuzione.
Filiera agroalimentare squilibrata
La nota di Confeuro sottolinea come i prezzi all’origine rimangano spesso bloccati o in calo, insufficienti a coprire i costi di produzione. Questo squilibrio si traduce in una maggiore pressione sui produttori, mentre lungo la filiera si verificano fenomeni di speculazione che contribuiscono al rialzo dei prezzi al dettaglio. Secondo Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, “serve una vera riforma delle regole della filiera agroalimentare” per correggere queste distorsioni.
Le soluzioni proposte
Confeuro propone una serie di interventi mirati per rendere il sistema più equo e trasparente. Tra le misure suggerite figurano:
- Introduzione di etichette più chiare e trasparenti per i consumatori.
- Maggiore promozione dei mercati locali e della filiera corta.
- Aumento dei controlli sulle pratiche speculative lungo la filiera.
- Implementazione di normative per redistribuire i profitti in modo più equo.
Queste riforme, secondo la confederazione, permetterebbero di garantire un Natale più equo per agricoltori e consumatori, bilanciando i prezzi e incentivando le produzioni locali. “Solo in questo modo potremmo avere un Natale equo e solidale, che rappresenterebbe davvero un bel regalo per consumatori e agricoltori”, ha dichiarato Tiso.
Un sistema consolidato
Confeuro evidenzia che le problematiche attuali non sono nuove, ma rappresentano il risultato di anni di inefficienze nella gestione della filiera agroalimentare. L’obiettivo è invertire questa tendenza attraverso misure legislative più incisive e una maggiore sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza di sostenere le produzioni locali.