La delegazione trevigiana, guidata dal Presidente del Veneto Luca Zaia, ha presentato a Roma il dossier “I Sensi della Cultura”, sottolineando il coinvolgimento di tutti i sensi nel viaggio culturale. L’iniziativa mira a promuovere la storia, l’architettura, le tradizioni, l’enogastronomia e la ricchezza naturale della città e della provincia, con particolare enfasi sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
La delegazione trevigiana, guidata dal Presidente del Veneto Luca Zaia, ha fatto tappa a Roma per presentare il dossier “I Sensi della Cultura”, nell’ambito della candidatura di Treviso a Capitale della Cultura per il 2026. L’evento si è svolto nella Sala Spadolini del Palazzo del Collegio Romano, e ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo politico e culturale.
“Cultura oggi include anche paesaggio e territorio, elementi distintivi e parte integrante di una società che sa guardare al futuro e sa cogliere i bisogni di chi ricerca la cultura nelle sue più svariate sfaccettature. Treviso interpreta una cultura a 360 gradi e porta in sè uno straordinario valore aggiunto, la grande attenzione per il territorio, testimoniata anche da due riconoscimenti importanti: le Colline del Prosecco dì Conegliano e Valdobbiadene divenute nel 2019 Patrimonio dell’Umanità come paesaggio culturale; il Monte Grappa riserva MAB dal 2021. Non può esservi cultura senza la cura per il paesaggio e qui lo abbiamo compreso facendo della sua tutela e valorizzazione un punto di forza, consci della responsabilità che questi riconoscimenti impongono. La candidatura di Treviso si presenta come territorio perché la sua specificità è data anche dalla cultura del paesaggio che sa offrire e che include arte, tradizioni, monumenti storici ed iconici a partire dalle Ville Venete, altro Patrimonio dell’Umanità di cui può vantarsi Treviso. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene possono rappresentare per questa candidatura un paradigma su piccola scala di come si possa sviluppare con successo il binomio territorio/cultura, grazie alle tante sinergie e in modo sostenibile: da un punto di vista economico, della convivenza tra cittadini e turisti, elemento che come sito UNESCO sappiamo essere strategico nel momento in cui si diventa più attrattivi anche da un punto di vista turistico, del minor impatto ambientale e del fondamentale coinvolgimento dei giovani così attenti alla salvaguardia dell’ambiente”.
Queste le parole di Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, a margine dell’audizione della città di Treviso a sostegno del conferimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026.
Il dossier propone un approccio innovativo, suggerendo il coinvolgimento di tutti i sensi nel viaggio culturale. L’obiettivo è promuovere non solo la storia e l’architettura della città, ma anche le tradizioni, l’enogastronomia e la ricchezza naturale della provincia trevigiana. In particolare, si è posto l’accento sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute come un fiore all’occhiello della regione.
Durante la presentazione, il Presidente Zaia ha sottolineato l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale locale e di coinvolgere attivamente la comunità nella promozione della cultura. A supporto delle parole del Governatore, sono intervenuti diversi rappresentanti istituzionali e del mondo associativo.
“Con questa candidatura presentiamo una città, Treviso, che è già una città che vive di cultura: conta 11 musei, 10 biblioteche, 5 teatri, 60 grandi eventi tra cui 5 premi letterari. Non a caso è definita ‘la piccola Atene’. A ciò si aggiunge l’attenzione che questo dossier riserva ai giovani e i vantaggi che questa città ha per fruibilità e accessibilità, potendo fare affidamento su un aeroporto e su una stazione ferroviaria a pochi passi dal centro urbano – è intervenuto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – E soprattutto siamo qui oggi per presentare una candidatura che racchiude affidabilità progettuale, certezza di investimenti e certezza sul futuro. Per questo chiedo alla commissione di valutarci appieno. Non è un momento storico nel quale ci si possa affidare a candidature effimere”.
Mario Conte, Sindaco di Treviso, ha evidenziato l’entusiasmo della città nell’abbracciare questa sfida culturale, mentre Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura della Regione del Veneto, ha sottolineato il ruolo fondamentale della collaborazione tra istituzioni e società civile.
La presentazione ha suscitato grande interesse anche tra i rappresentanti del mondo associativo e del comitato promotore di Treviso Capitale Italiana della Cultura 2026. Giuliano Vantaggi, Site Manager dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ha espresso il pieno sostegno dell’associazione all’iniziativa.
Al termine dell’evento, la delegazione trevigiana ha espresso ottimismo riguardo alle prospettive della candidatura di Treviso a Capitale della Cultura per il 2026. Restate connessi per ulteriori aggiornamenti su questo importante progetto culturale.