Conegliano, TV – Questa mattina, lunedì 22 gennaio 2024, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha inaugurato la Bacheca del Riuso a Conegliano, il primo “mercatino dell’usato” in house del Veneto, progetto unico a livello nazionale. La Bacheca del Riuso è promossa da Savno e Consiglio di Bacino Sinistra Piave con la collaborazione di partner di eccellenza come Utilitalia, Legambiente, Ricrearti Lab, Associazione il Pesco, Confindustria Veneto Est, Istituto Galilei e Istituto Don Bosco di Conegliano.

L’obiettivo principale della Bacheca del Riuso è dare una seconda vita ai beni altrimenti destinati all’ecocentro, promuovendo la riduzione dei rifiuti e sostenendo l’economia circolare. Il progetto si distingue anche per i suoi scopi sociali ed educativo/didattici.

“Siamo orgogliosi, è un progetto nel quale abbiamo creduto fin dal primo giorno, nonostante la pandemia abbia rallentato i lavori. I benefici sono evidenti, dalla
riduzione della quantità di rifiuti da smaltire al sostegno all’economia circolare, per arrivare alla promozione di opportunità di formazione e inclusione sociale –
hanno spiegato il presidente di Savno, Giacomo De Luca, e il direttore generale Gianpaolo Vallardi – Il progetto inizialmente riguarderà in via sperimentale solamente due dei nostri ecocentri. Utilizzeremo il primo periodo come caso di analisi e studio e, una volta a regime, l’iniziativa verrà inaugurata gradualmente in tutti i Card del territorio”.

Il circuito inizia con la raccolta del materiale dagli ecocentri “pilota” di Conegliano e Godega di Sant’Urbano. Il materiale viene suddiviso e catalogato, e quelli in buono stato vengono immediatamente messi a disposizione di scuole, onlus e associazioni di volontariato. Gli oggetti che richiedono riparazioni o upgrade sono inviati a laboratori specializzati.

“Quello di Savno è un progetto unico in Italia per le modalità che lo contraddistinguono – hanno sottolineato De Luca e Vallardi – In primo luogo, perché
mette in relazione un grande numero di soggetti, privati e pubblici, a partire dalle persone più svantaggiate agli alunni delle scuole coinvolte, che ringraziamo per la passione con la quale hanno accolto questa opportunità e le dimostrazioni pratiche di questa mattina. Quello di Savno non è un semplice centro di riuso: alcuni oggetti verranno sottoposti a veri a propri upgrade, pensiamo ad esempio al vecchio tavolino, che con la giusta creatività può diventare un pezzo di design. Non dimentichiamo, infine, le finalità ambientali e benefiche che tutta l’iniziativa porta con sé”.

Piccoli elettrodomestici sono curati dagli studenti dell’Istituto professionale Galilei, mentre mobili e complementi d’arredo sono restaurati o trasformati in oggetti di design dall’Associazione Ricrearti Lab e dagli alunni dell’Istituto Don Bosco.

I beni rigenerati, insieme a quelli già in buono stato, sono esposti in negozi sfitti del territorio o inseriti nella piattaforma online di Savno, disponibili per una donazione libera che viene devoluta in beneficenza.

“Un tempo, i vecchi sussidiari dicevano che l’Italia doveva affidarsi alla propria genialità e con il proprio essere è diventata una delle potenze al mondo – ha
detto il ministro Fratin – E proprio questa dev’essere la nostra forza Paese, un Paese ancora duale, che ha bisogno di realtà che possano trascinare. Savno è una di queste, i suoi numeri lo raccontano. Non posso che complimentarmi: essere avanti nell’economia circolare significa essere una miniera per il futuro”.

Presso la Bacheca del Riuso verranno accettati piccoli elettrodomestici funzionanti e non, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), mobili/complementi d’arredo in buono stato, giocattoli, stoviglie, libri, piatti, posate, suppellettili, oggettistica, biciclette, passeggini e carrozzine.

Il Ministro Fratin ha mostrato interesse per questa iniziativa, definendola una filiera virtuosa che potrebbe diventare un modello anche oltre i confini regionali. La Bacheca del Riuso rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile dei beni di consumo, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e promuovendo pratiche di consumo consapevoli.

“La gestione e il peso dei cosiddetti rifiuti ingombranti sono elementi spesso sottovalutati, ma che meritano al contrario grande attenzione – ha commentato Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – Parliamo di beni che nella stragrande maggioranza dei casi potrebbero avere una vita ben più longeva di quella che siamo abituati ad attribuirgli. Ridurne lo smaltimento e dar loro nuova vita, significa progredire nella prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti, unica via percorribile per evitare la nascita di nuove discariche e di nuovi impianti di incenerimento. Che una delle aziende leader nazionali nel settore della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti quale è Savno abbia deciso di cimentarsi in questa prima esperienza di centro del riuso gestito in house è la dimostrazione che riciclo e riuso sono azioni sinergiche e niente affatto antitetiche. Un’azione virtuosa e coraggiosa, che Legambiente invita anche a leggere come un invito per settori interessati e per la politica ad impegnarsi nella stessa direzione, esplorando sempre più il sentiero della collaborazione e abbandonando quello della competizione”.

Per ulteriori dettagli e per partecipare, visitate il sito di Savno all’indirizzo www.savnoservizi.it/it/servizi/servizi-per-le-utenze/bacheca-riuso.

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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