In occasione della Giornata della Memoria 2024, sabato 27 gennaio, i Musei Civici di Feltre, presso la Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda, ricordano l’internato Aldo Carpi (1886 -1973), pittore e amico di Carlo Rizzarda.

Dalle ore 16:00, “Incontro con Aldo Carpi” prevede una visita guidata alla Collezione Rizzarda dedicata a Carpi, incentrata sulla sua vita, sulla sua produzione e sulla sua sensibilità artistica.

Seguiranno delle letture tratte dal “Diario da Gusen”, a cura del gruppo Bizzarri Lettori Feltre, sempre corredate dalla proiezione dei disegni eseguiti da Carpi mentre si trovava nel campo.

ALDO CARPI

Tra i tanti internati dell’Olocausto c’è anche Aldo Carpi, numero 53376.

Il 23 gennaio 1944 Carpi venne arrestato e portato a Gusen, uno dei campi-satellite di Mauthausen (Austria).

Prima lavoratore nelle cave, con l’occupazione di caricare i blocchi di pietre su un treno, poi pittore.

L’inclinazione artistica di Carpi fu scoperta da uno dei suoi aguzzini, che gli chiese un ritratto da mandare alla famiglia.

Fu proprio il suo talento che gli permise di coltivare la speranza della sopravvivenza, riuscendo così a rientrare in Italia nel 1945.

L’artista documenterà l’internamento con numerosi schizzi e un personale diario.

Aldo Carpi, Passa la zuppa al Revier Gusen I, 1959 (carbone su carta, 50 x 33 cm)

DIARIO DA GUSEN (1971)

Mi venne la voglia di abbassarmi e di fargli il segno della croce sulla fronte. C’erano altri, eravamo nel lager non ebbi il coraggio e ne ho il rimorso. Doveva essere uno di quei semplici contadini russi, semplici come si vedono nei libri di Tolstoj. Era solo, disteso sul pavimento della stanza vuota, e Cristo moriva con lui. E io mi sentii vile nell’anima davanti a lui.” (Aldo Carpi, Diario di Gusen)

La storia può ripetersi tragicamente. Ma il valore di questo diario va ben oltre quello del semplice documento. Innanzitutto perché fa percepire in presa diretta come si può vivere in un luogo in cui è dato solo morire, e poi perché racconta l’impari lotta di chi s’impegna con tutte le forze a conservarsi «uomo», salvando la propria intelligenza e i propri valori in un microcosmo in cui pure la solidarietà è considerata un crimine. Le parole di Carpi, il suo voler guardare sempre oltre l’orrore, l’abbandono, la paura e la morte rimangono una lezione di umanità e di coraggio insieme con la sua intensa attività di pittore“. Fonte: Catalogo Einaudi

LA FORZA DELLA MEMORIA

Sempre domenica 27 gennaio, è previsto un ulteriore incontro serale, ore 20:30, dove verranno letti dei brevi brani intervallati da commenti tratti da una cinquantina di libri italiani ed europei, percorrendo gli anni della Seconda Guerra Mondiale fino ad arrivare al gennaio del ’45. Reading a cura dei Lettori Vaganti.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

“Incontro con Aldo Carpi” ha prenotazione è obbligatoria e richiede una quota di partecipazione di €5.

“La forza della memoria” ha ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

Per info e prenotazioni: 327 2562682, 0439 885234/242 oppure info.feltre@aqualab.it

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