Per ricordare gli 80 anni della morte di mons. Eugenio Beccegato, vescovo di Vittorio Veneto dal 1917 (allora Ceneda) sino al 1943, negli spazi esterni e interni del Castello vescovile di Vittorio Veneto (via Brevia, 33) si apre una mostra di opere in ferro di Valentino Moro.
La mostra sarà inaugurata sabato 18 alle 10.30, sempre presso il Castello di San Martino. Sarà introdotta da don Mirco Miotto, incaricato diocesano dell’Ufficio per l’Arte Sacra e i Beni culturali Ecclesiastici; l’intervento di presentazione della mostra sarà tenuto dalla professoressa Lorena Gava, critico e storico dell’arte. Sarà presente l’autore, Valentino Moro, mentre il vescovo Corrado Pizziolo porterà il suo indirizzo di saluto.
La mostra sarà poi visitabile sabato 18 e domenica 19 novembre dalle 15 alle 18. Le opere resteranno esposte fino all’Epifania.
VALENTINO MORO: I SEGRETI DEL FERRO
Valentino Moro è originario di Col San Martino, ha 64 anni, è sposato e da tanti anni vive a Miane dove ha il proprio laboratorio. Fin da ragazzo ha appreso i segreti del mestiere di fabbro.
Ha iniziato costruendo inferriate e cancelli, poi l’innata vena artistica lo ha ispirato e spinto alla realizzazione delle prime opere – tutte rigorosamente in ferro – raffiguranti piante di vite: per narrare la fatica deiviticoltori della sua terra, le raffigura contorte, tormentate e ricurve, ma anche in tensione verso il cielo. “Alberi inquieti” le definiscono i critici d’arte.
Vent’anni fa grazie ad alcune opere esposte al Vinitaly di Verona, Valentino fa conoscere la sua maestrìa oltre i confini della terra natale.
Nel 2013 l’inaugurazione della prima opera pubblica, realizzata a Longarone per il 50° della tragedia del Vajont.
In Castello vescovile ha deciso di portare quattro delle sue opere: due croci, una pianta di vite e un intreccio di rami.
MONS. EUGENIO BECCEGATO, A CAVALLO FRA LE GUERRE MONDIALI
Anche attraverso questa mostra la Diocesi di Vittorio Veneto, unitamente al Museo diocesano d’arte sacra e alla Casa di spiritualità “San Martino”, intende fare memoria del suo pastore, mons. Eugenio Beccegato, il cui motto episcopale, tratto dal libro del profeta Osea, fu “In vinculis charitatis” (“Con legami d’amore” – Os 11, 4). Nato a Fossalta Padovana (diocesi di Treviso) nel 1862, mons. Beccegato fu ordinato presbitero nel 1886. Nominato vescovo di Ceneda nel 1917, resse la diocesi in un periodo particolarmente complesso, quello tra le due Guerre mondiali, e morì a Vittorio Veneto il 17 novembre 1943. Per questo, proprio venerdì 17, alle 17.30, sarà celebrata l’eucaristia, presieduta dal vescovo Corrado, nella Cappella di san Martino in Castello vescovile, dove giace il suo corpo.
Per approfondimenti, ampio servizio sull’anniversario della morte di Beccegato e sulla mostra, sul numero de L’Azione in uscita giovedì prossimo.
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