Convegno a Montebelluna per promuovere le terre venete come meta turistica di qualità
La Strada del Vino Asolo e Montello, che attraversa le province di Treviso e Belluno, si propone come un’opportunità di sviluppo per l’intero territorio. Lo afferma Simone Rech, presidente della Strada del Vino Asolo e Montello, in occasione del convegno “Asolo Montello – Strada del vino come opportunità di valorizzazione del territorio e delle comunità”, che si terrà venerdì 17 novembre alle 15.30 presso il museo MEVE di Montebelluna.
L’incontro, promosso dalla Strada del Vino Asolo e Montello, vuole fare il punto sullo stato dell’arte dell’area dal punto di vista del visitatore e sulle possibilità di crescita offerte dalla sinergia tra attori del territorio, al fine di sviluppare una proposta turistica di qualità.
“L’appuntamento nasce per condividere i risultati dell’audit realizzato sul nostro territorio nel mese di settembre da Paolo Camozzi, esperto di promozione territoriale e vice curatore della guida Slow Wine”, spiega Rech. “Nel suo intervento, Camozzi evidenzierà l’esperienza vissuta da un viaggiatore consapevole nell’Asolo Montello, mettendo in risalto i punti di maggior pregio ma, soprattutto, le zone d’ombra su cui andare a lavorare per sviluppare un vero e proprio sistema turistico di qualità”.
A seguire, si alterneranno gli interventi di Sara Marchetti, Project Manager di Twissen, che racconterà i punti chiave dell’esperienza Montello Travel, e di Paolo Fontana e Nicola Tormen, rispettivamente presidente e consigliere WBA project, che evidenzieranno le potenzialità offerte dalla certificazione della biodiversità come elemento turistico e di distinzione dei territori.
“Con questa iniziativa – conclude Rech – intendiamo sottolineare quali sono le peculiarità e le potenzialità della Strada del Vino e perché la partecipazione al progetto delle imprese pubbliche e private sia fondamentale per il raggiungimento dei risultati che ci siamo prefissi. Proseguiamo, quindi, nel percorso di rilancio della Strada del Vino, che vuol essere promotrice di un vero e proprio sistema di valorizzazione del territorio; un obiettivo che potrà essere realizzato solo con il coinvolgimento di tutte le comunità locali: istituzioni, operatori del settore e, soprattutto, chi in queste terre vive e lavora”.