Un’onda di preoccupazione e rabbia sta spazzando la storica Zona del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOCG. L’inasprirsi delle tensioni è legato all’iniziativa Trenitalia/Mom, che ha dato vita al controverso Prosecco Hills Link, un sistema di trasporto su autobus che serpeggia tra le suggestive colline del Conegliano Valdobbiadene. In aggiunta, l’apertura del Cammino delle Colline del Prosecco ha ulteriormente acceso gli animi, scatenando il malcontento tra viticoltori, aziende agricole e figure di spicco dell’area, che hanno espresso ferma opposizione.
Non è la bellezza del Cammino, promosso dall’Associazione Unesco e basato nella suggestiva Villa dei Cedri a Valdobbiadene, a scatenare la polemica. L’accusa è rivolta piuttosto alla scelta del nome e alla sua comunicazione, giudicate fuorvianti e generaliste. Questo ha portato a far percepire ai visitatori di trovarsi all’interno della denominazione Prosecco DOC, quando invece la realtà è ben diversa.
Le 160 aziende che compongono la Denominazione sono unite in questa protesta, richiedendo una corretta rappresentazione del territorio. La situazione non è nuova, con precedenti richieste di revisione della strategia di marketing già presentate nel passato. Si è chiesto al Consorzio di Tutela Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG di focalizzarsi sulle autentiche differenze che caratterizzano il territorio e i suoi vini, e di evitare l’utilizzo improprio del nome Prosecco.
Nonostante incontri precedenti con la Presidente Elvira Bortolomiol e il direttore Diego Tomasi, le aziende non hanno rilevato cambiamenti significativi. Anzi, la situazione sembra essere peggiorata con l’utilizzo del nome delle denominazioni DOCG e DOC nelle corriere e nell’immagine del Cammino stesso. Questa è stata giudicata una comunicazione fuorviante che mina l’integrità e il valore del prodotto territoriale.
“Il problema risiede nella confusione che deriva da nomi errati e fuorvianti. Non possiamo permettere che il nostro lavoro e le nostre risorse siano vanificate da una comunicazione distorta”, affermano le aziende della DOCG Conegliano-Valdobbiadene. Chiedono una rettifica immediata, affinché il nome scritto sulle corriere venga modificato in “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Hills” e il Cammino sia denominato “Il Cammino delle Colline del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco”.
La protesta riflette la preoccupazione per il danno causato da una rappresentazione inesatta e illegale del territorio e dei suoi prodotti. La reputazione internazionale del Prosecco, costruita con impegno da generazioni di produttori, rischia di essere erosa da una comunicazione ambigua.
Le richieste dei produttori del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG sono chiare: non solo vogliono risposte alle loro preoccupazioni, ma ora insistono per azioni concrete. La tutela del nome e dell’integrità del territorio deve essere una priorità assoluta, e gli sforzi dovrebbero essere concentrati su una comunicazione veritiera e rispettosa del prodotto e del lavoro di tutti coloro che vi sono impegnati.