Secondo Dario Fabbri, autorevole analista italiano di politica estera e direttore di Domino, i Paesi occidentali stanno attivamente partecipando al conflitto in Ucraina. Nonostante ciò, sembra che nessuno sia disposto ad ammettere apertamente il loro coinvolgimento.

“Attendiamo con grande curiosità – afferma Luisa Cigagna, vicesindaco e assessore alla Cultura di Pieve di Soligo – il punto di vista di Dario Fabbri sul conflitto Ucraino e sulla situazione geopolitica internazionale, le sue analisi sono sempre molto attente e approfondite. Leggiamo ogni giorno di come la guerra scatenata da Putin contro l’Ucraina stia modificando gli equilibri politici ed economici nella scacchiera globale e – rispetto alle due superpotenze tradizionali – di come nuovi attori si sono affacciati sullo scenario mondiale a partire dal ruolo della Cina e della sua presenza anche fuori dal continente asiatico. Sarà interessante ascoltare il suo punto di vista anche sul ruolo dell’Europa in questo scenario di tensioni internazionali e conoscere i possibili scenari futuri”.

La guerra in Ucraina e le sue implicazioni globali, unitamente all’influenza sempre crescente della Cina, saranno i temi centrali della lectio magistralis di Dario Fabbri, che si terrà a Pieve di Soligo il prossimo mercoledì 7 giugno. L’evento, dal titolo “Ucraina. Guerra totale?”, promette di offrire una prospettiva approfondita sulle dinamiche in corso.

“La guerra d’Ucraina – spiega Dario Fabbri – la si può definire da un lato una guerra di logoramento e dall’altro una guerra di stallo. Di logoramento per volontà russa, nel senso che i russi l’hanno portata su questo piano da quando hanno capito, ormai quasi un anno fa, che il blitz militare non ci sarebbe stato, che non avevano le capacità per prendersi Kiev. A quel punto hanno spostato la guerra sul logoramento, sull’attrito, cioè sul loro vantaggio demografico. Le perdite sono molto ingenti ma, in questo schema di ragionamento, di solito vince chi ha la capacità di assorbirle meglio, quindi una popolazione più densa. Che poi è la vecchia dottrina militare che fu già sovietica. L’Urss ha sempre avuto un ritardo tecnologico rispetto all’Occidente, però diceva: noi siamo di più e disposti a morire. Dall’altro lato è anche di fatto una guerra di stallo, ferma sugli stessi luoghi da mesi. E l’Europa? È la grande assente, mentre attore protagonista, non solo sul fronte ucraino, ma sullo scenario globale, è la Cina”

L’appuntamento è fissato per le ore 20:45 presso il Teatro Careni di Pieve di Soligo, e la lectio magistralis di Fabbri per “Pieve Incontra” si preannuncia come un’opportunità imperdibile per comprendere le complesse dinamiche geopolitiche che coinvolgono l’Ucraina e l’Occidente.

“Una serata attesissima, per la quale sono in rapido esaurimento le prenotazioni attraverso eventbrite. A questo proposito – suggerisce Adriana Rasera, ideatrice e curatrice della rassegna culturale, organizzata dalla Città di Pieve di Soligo, giunta alla sua quinta edizione – è bene procedere, iscrivendosi in anticipo all’evento per evitare, com’è già capitato per le serate con Nicola Gratteri e Tobia Scarpa, di restare esclusi”.

La rassegna “Pieve Incontra”, che si avvale del sostegno di importanti sponsor come AscoTrade Gruppo HERA, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Euromobil, Eufrosini Assicurazioni, Hotel Villa Soligo, Tino Vettorello Gourmet e Latteria Soligo, continua a offrire agli spettatori una piattaforma di dialogo e confronto su temi di rilevanza internazionale.

La serata sarà trasmessa, inoltre, in diretta streaming sui canali social di ValdoTv e sul sito valdotv.com

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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