Il 25 aprile di ogni anno si celebra San Marco Evangelista, una figura fondamentale nella testimonianza scritta sulla vita di Gesù Cristo. Marco era il figlio dell’uomo che prestò la sua casa al Messia in occasione dell’Ultima Cena del Redentore assieme ai suoi apostoli. Questo giorno è un’importante festività religiosa e viene celebrata in molte città italiane, sopratutto a Venezia di cui è il patrono, ma anche il simbolo nella bandiera della città e di quello che rappresenta, ovvero l’antica Repubblica della Serenissima.

San Marco è patrono di molte professioni, tra cui pittori su vetro, notai, scrivani, ottici e vetrai. È protettore di molte città, tra cui Venezia, San Marco in Lamis, Gardone Val Trompia, Caerano di San Marco, San Marco Argentano e molte altre. In questi luoghi, il 25 aprile si celebra con letture del suo Vangelo, Messe Solenni, eventi sociali, giochi e mercatini.

La vita di Marco è stata influenzata dall’incontro con Paolo, suo discepolo e in seguito Pietro. Ha vissuto a stretto contatto con coloro che furono al fianco del Messia negli ultimi anni della sua vita, quelli della rivelazione della Parola di Dio e delle dottrine e dei dogmi relativi ai misteri più Sacri e valori universali, come accettazione del prossimo, perdono, carità, misericordia e salvezza dell’anima.

La vita di Marco è intrisa di testimonianze dirette che lui raccolse in documenti in seguito riuniti nella creazione di un Vangelo. Il Vangelo di Marco è uno dei quattro scritti scelti dalla Chiesa come rappresentazione ufficiale del Nuovo Testamento, cioè della vita di Gesù Cristo.

Nella Chiesa copta, Marco è considerato sia santo sia Patriarca in quanto Vescovo di Alessandria, città nella quale Marco si spense all’età di circa cinquant’anni. È un santo ovviamente venerato nelle Chiese cattoliche e ortodosse.

Testimonianza della probabile proprietà della casa nella quale avvenne l’Ultima Cena ci proviene dagli Atti degli Apostoli che raccontano del figlio di Maria, la padrona dell’abitazione nella quale Gesù si rivelò come spirito anche nelle giornate successive la sua Resurrezione. In una predica, Pietro saluta il suo popolo citando il figlio (ovviamente adottato nello spirito del Maestro) dalla dimora in ‘Babilonia’. Non è assurdo pensare che la Babilonia di Pietro fosse Roma, città nella quale l’apostolo si recò per predicare la parola di Cristo portando con sé il suo giovane discepolo.

Il rapporto con Venezia

San Marco è il santo patrono della città di Venezia e il suo rapporto con la Repubblica della Serenissima risale alla fondazione della città stessa. La leggenda narra che nel IX secolo un gruppo di esuli provenienti dall’entroterra fuggì dalle invasioni barbariche e si rifugiò sulle isole della laguna veneta, dove fondò la città di Venezia. La scelta del luogo non fu casuale: essendo circondata dall’acqua, la città sarebbe stata difficile da conquistare.

In onore del santo patrono, che è considerato il protettore della città, i Veneziani decisero di costruire la Basilica di San Marco, uno dei monumenti più importanti di Venezia. La basilica, situata sulla famosa piazza omonima, è uno dei simboli più rappresentativi della città, con la sua caratteristica facciata bizantina e i suoi mosaici dorati.

Durante la Repubblica della Serenissima, San Marco divenne il simbolo della potenza di Venezia e il suo patrono protettore. La città dedicava molti festeggiamenti in onore di San Marco, tra cui il celebre Carnevale e la Festa della Sensa, che commemorava l’unione della città con il mare.

San Marco divenne anche il protettore degli esploratori e dei navigatori veneziani, che si affidavano alla sua protezione durante i loro viaggi. La leggenda narra che San Marco apparve in sogno a un mercante veneziano, dicendogli di andare a prendere le sue spoglie da Alessandria d’Egitto e portarle a Venezia. Il mercante obbedì e il trasferimento delle spoglie di San Marco nella Basilica omonima divenne uno dei momenti più importanti della storia di Venezia.

Il rapporto tra San Marco e la Repubblica della Serenissima era molto forte e profondo, e la figura del santo patrono della città divenne uno dei simboli più rappresentativi e importanti della cultura e della storia di Venezia.

Il Leone di San Marco

Il Leone di San Marco è un simbolo molto importante della città di Venezia, ed è associato alla figura di San Marco. Si tratta di un’immagine di un leone alato con una spada, simboleggiante la forza e il potere della città.

Secondo la leggenda, l’immagine del leone fu vista in sogno da San Marco, che la interpretò come un segno del suo potere protettivo sulla città. Da allora, il leone è diventato un simbolo importante per Venezia e per la Repubblica della Serenissima.

Il Leone di San Marco è rappresentato in molti luoghi e monumenti di Venezia, tra cui la bandiera ufficiale della città e la facciata della Basilica di San Marco. Inoltre, l’immagine del leone alato con la spada è presente su molte monete e sigilli della Repubblica della Serenissima.

Oggi, il Leone di San Marco è ancora un simbolo importante per la città di Venezia.

Quando il Leone di San Marco è rappresentato senza spada, viene chiamato Leone alato di San Marco, e la sua rappresentazione simboleggia l’aspetto più pacifico e spirituale della città di Venezia.

La rappresentazione del Leone alato di San Marco è comune nella decorazione architettonica della città, come ad esempio nei capitelli delle colonne di Piazza San Marco, dove il leone alato è rappresentato con le ali spiegate e la zampa destra sollevata, come a benedire la città.

Inoltre, il Leone alato è spesso associato alla figura di San Marco evangelista, che è raffigurato in molti dipinti e opere d’arte con un leone al suo fianco.

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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