Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha presentato il suo ultimo libro “Fuori dai confini” a Pieve di Soligo, raccogliendo grande interesse da parte del pubblico. Gratteri, noto per il suo impegno nella lotta alla mafia calabrese, è uno dei magistrati più esposti e autorevoli in Italia nel contrasto alle attività criminali delle tre principali organizzazioni mafiose: Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta.
L’evento, organizzato dalla Città di Pieve di Soligo, organizzato e moderato da Adriana Rasera e giunto alla sua quinta edizione, si è svolto al Teatro Careni il 21 aprile e ha visto la partecipazione di numerosi spettatori. Nella presentazione del libro, scritto a quattro mani con Antonio Nicaso, Gratteri ha spiegato in dettaglio la diffusione delle mafie in Italia e nel mondo, descrivendo le dinamiche, gli interessi e le strategie delle cosche mafiose.
Durante l’incontro, Gratteri ha sottolineato come la pandemia e la guerra siano solo le più recenti opportunità di business per la mafia, e ha evidenziato il traffico di droga, di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti come attività irrinunciabili per le mafie. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici e del gioco d’azzardo online illegale.
La rassegna culturale “Pieve Incontra”, sponsorizzata da numerose aziende tra cui AscoTrade Gruppo HERA, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Euromobil, Eufrosini Assicurazioni, Hotel Villa Soligo, Tino Vettorello Gourmet e Latteria Soligo, ha richiamato l’attenzione su un fenomeno che rappresenta un grave pericolo per la società italiana e internazionale.
L’arrivo del Procuratore Gratteri a Pieve di Soligo ha rappresentato una grande occasione per la città e per tutti coloro che desiderano saperne di più sulla lotta contro le mafie e sulla loro diffusione nel mondo. L’esperienza e la conoscenza dei meccanismi delle mafie di Gratteri hanno fornito un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di questo fenomeno.
Il pubblico presente ha anche avuto modo di assistere a due significativi momenti dell’incontro: il saluto con Katiuscia Nicolasi, figlia della coppia di coniugi vittime di omicidio nel 2018, il cui autore veniva successivamente individuato e arrestato dal nucleo investigativo Carabinieri di Treviso, e il saluto con il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Treviso, Colonnello Massimo Ribaudo, già Comandante del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme dal 2017 al 2020.