L’area dell’ex polveriera accanto all’ospedale di Treviso avrà un nuovo destino. Ca’ Sugana, la società che gestisce il territorio dell’Ulss 2 Marca trevigiana, ha incaricato uno studio di fattibilità per trasformare l’area in un parco attrezzato con campetti da basket, pista di pattinaggio, rampa per lo skateboard e aree verdi. Il parco sarà posizionato nella zona più vicina alla sponda del fiume Sile e dovrà convivere con il parcheggio già annunciato dal direttore generale dell’Usl Francesco Benazzi.
«Al momento è solo un’ipotesi su cui stiamo lavorando chiedendo uno studio di fattibilità – commenta il sindaco di Treviso Mario Conte – L’area è grande e si presta bene a essere trasformata in un parco attrezzato simile a quello realizzato all’Eolo. Pensiamo a un lungo aperto dove poter fare sport e passare un po’ di tempo libero. C’è un grande piazzale in cemento che, volendo, può essere trasformato in più campi da basket o dedicato al pattinaggio».
L’Usl sta lavorando al progetto del parcheggio che dovrà servire l’ospedale e il futuro campus universitario. Il direttore generale dell’Usl punta a ricavare una zona a parcheggio da almeno 200 posti a raso. I posti auto e il parco potranno essere gratuiti e collegati all’ospedale direttamente con il nuovo percorso ciclo-pedonale lungo il Sile, che andrà dal put fino all’entrata vecchia del Ca’ Foncello.
La realizzazione dell’operazione parcheggio sarà possibile solo verso il 2026, quando tutti i lavori per la cittadella della salute, comprese ristrutturazioni e demolizioni, saranno definitivamente conclusi. Al contrario, Ca’ Sugana conta di poter accelerare i tempi per la fase progettuale del parco.
L’area dell’ex polveriera rappresenta una fetta di terreno molto grande sulla quale cadono le mire sia del Comune che dell’Usl. La coesistenza tra le attrezzature per sport e tempo libero e il parcheggio rappresenta una soluzione importante per risolvere i problemi di sosta selvaggia nella zona. In prospettiva, la creazione di nuovi parcheggi potrebbe ridurre il traffico di auto che oggi affolla il Prato della Fiera, facilitando così la mobilità sostenibile in città.
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