mistero

A Treviso, nel prossimo fine settimana, andranno in scena gli ultimi appuntamenti con Veneto Spettacoli di Mistero, la rassegna promossa da Regione del Veneto e UNPLI Veneto che celebra le storie più occulte e i territori in cui hanno avuto origine. Un modo originale e molto divertente per valorizzare ancora di più la grande tradizione culturale del Veneto, che vive grazie ad oltre un centinaio gli eventi, tutti legati all’elemento acqua, tema portante di questa edizione.

E, nell’ultima settimana dell’evento, torna anche una speciale puntata dell’Almanacco dei Misteri, diretta social sui canali della rassegna curata, come di consueto, dal cantastorie Roberto “Popi” Frison.

Questi gli ultimi eventi in programma in provincia di Treviso:

Mercoledì 23 novembre alle 21.00 on-line sulle pagine social del festival, “Sette sorsi di leggende”, diretta web in cui ogni provincia del Veneto offrirà il proprio sorso di leggende grazie a tanti ospiti e contributi audiovisivi preparati ad hoc. Collegati con Frison, oltre ad esperti e volontari delle pro loco, anche il direttore artistico Alberto Toso Fei che, assieme al delegato UNPLI Veneto Fabrizio Tonon, parleranno da un luogo prestigioso e suggestivo di Venezia. Presenzierà, inoltre, la direttrice esecutiva Piera Vibbani e non mancherà l’intervento del presidente delle pro loco venete Giovanni Follador. E,in chiusura di serata, la squadra di Veneto Spettacoli di Mistero annuncerà il tema dell’edizione 2023!

Hashtag: #spettacolimistero#ilvenetotistrega

Diretta Facebook suVENETO SPETTACOLI DI MISTERO, ore 21.00

Diretta Instagram su@venetospettacolidimistero, ore 21.00

A Treviso, venerdì 25 novembre alle ore 18.30, da Piazza Borsa prenderà il via A TREVISO SCORRE IL MISTERO, tour guidato durante il quale verranno narrate leggende e curiosità legate a Treviso ed ai suoi corsi d’acqua. Si parlerà, per esempio, della zona dei Buranelli, che prende il nome dal legame con l’Isola di Burano, dove tra la pesca e l’arte del merletto, tutto è un mistero!

Treviso è anche ricca di fontane e tra queste almeno tre sono legate a leggende: la Fontana delle Tette, simbolo della città, che pare sia stata scolpita per annullare un sortilegio lanciato da una fantomatica strega; la Fontana dei Trevisi, che secondo alcuni ricorda la dea a tre teste Ecate e si collega ad una delle storie che da secoli si raccontano sulla nascita di Treviso e del suo nome; ancora, l’acqua di una fontana nei pressi di Porta Santi Quaranta fu probabilmente la causa della morte del condottiero veronese Cangrande della Scala nel XIV secolo, ma la vicenda è avvolta nel mistero e tuttora oggetto di studio. Treviso è anche la città del Sile, il fiume che raccoglie un’infinità di leggende e figure misteriose, fra tutte le anguane che proteggono il fiume e la sua fauna. La visita guidata, tra scorsi spettacoli e storie misteriose, si preannuncia come un’esperienza che sarà difficile scordare!

DETTAGLI: Tour di circa 90 minuti per il centro città accompagnati da una Guida turistica. Partenza da Piazza Borsa, IAT Treviso centro. Costo: 8 € adulti, 6€ ridotto da 6 a 14 anni.

Prenotazione obbligatoria info@turismotreviso.it – 0422 595780.

A Castelfranco Veneto, sabato 26 novembre alle ore 15.00, l’appuntamento sarà con PER CASTELFRANCO CON I PESCI-FOLLETTI DEL MUSON, percorso guidato lungo il Muson, un fiume che ha svolto molteplici funzioni per la città: di confine con i territori di Padova e di difesa dal nemico in epoca medievale; ma che fu anche un’importante risorsa idrica per gli abitanti che potevano prelevare l’acqua attraverso vari pozzi. Il primo mistero di Castelfranco sono proprio questi pozzi: dove si trovavano e perché non ne rimangono più tracce? Per esempio, proprio nel cuore della città, nella piazzetta Guidolin, si trovava un pozzo che ritornò alla luce il 26 ottobre 1977 durante uno scavo effettuato per la canalizzazione della fognatura. All’interno vi furono trovate tre selci, databili fra i dieci e i quarantamila anni, e la primitiva vera. Purtroppo, oggi non rimane alcuna traccia di questo pozzo. Ma quante storie ha visto l’acqua del Muson? Un’acqua che ha cambiato colore durante le guerre e poi è tornata viva e brillante. È stata la casa di pesci e di figure misteriose come le anguillare e grandi pesci simili a serpenti. Il Muson è sempre stata risorsa e luogo di condivisione, tra i suoi simboli si ricorda la fontana voluta dai soldati tedeschi in piazza, oltre ai diversi pozzi cittadini già citati. Lungo questo fiume si snoda anche il Sentiero degli Ezzelini, voluto dal sanguinario Ezzelino III che a Castelfranco portò fuoco e fiamme. Di qua passa anche il sentiero di S. Antonio che attraversò Castelfranco per giungere a Padova, dove ha portato la sua vocazione. Una visita guidata che cercherà anche di svelare gli enigmi del Fregio dello Studiolo: a pochi passi da piazzetta Guidolin col pozzo scomparso, sorge – presso il Palazzo Comunale – uno studiolo che contiene questo piccolo scrigno pittorico, un fregio dalle figure misteriose non ancora del tutto decifrate. Una tappa imprescindibile per questa visita.

DETTAGLI: La visita prevede un numero massimo di 25 partecipanti e la partenza sarà dall’Ufficio IAT presso Palazzetto Preti, per snodarsi poi all’interno del centro storico della Città.

Partecipazione gratuita su prenotazione all’Ufficio IAT di Castelfranco Veneto, contattando il numero 0423 735624 o scrivendo a iat@comune.castelfranco-veneto.tv.it

L’Ufficio è aperto il martedì e il mercoledì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dal giovedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

Infine, a Oderzo, sabato 26 novembre alle ore 15.00, inizierà SEGRETI SOMMERSI: VIAGGIO TRA LE ACQUE DELL’OPITERGINO MOTTENSE, visita guidata nei luoghi interessati dalle leggende e misteri legati all’acqua a Motta di Livenza. Il territorio Opitergino Mottense è, infatti, fortemente caratterizzato dalla presenza di fiumi, canali e risorgive a cui sono inevitabilmente legati leggende e misteri che queste acque custodiscono da anni e che si sono alimentati con il trascorrere del tempo. Alcune città del territorio nascondono nei propri corsi d’acqua vere e proprie storie dimenticate e miti tramandati, come la città archeologica di Oderzo caratterizzata dalla “misteriosa” e “sotterranea” presenza del canale Navisego e attraversata dal fiume Monticano. Quest’ultimo cela nelle sue acque leggende che ristagnano tra gli antichi pozzi romani dislocati nel centro storico, tra cui quella del Pozzo d’Oro, che gli opitergini in fuga dalla loro città invasa dai barbari avrebbero riempito dei loro averi. Allo stesso modo, il fiume che attraversa la città di Motta di Livenza, può ancora raccontare molte storie di un antico passato che vede proprio nella presenza dell’acqua il sorgere della prima città di terraferma che passerà poi sotto la Repubblica della Serenissima. Proprio qui nasce una particolare leggenda sull’origine della laguna veneziana, alla quale contribuirono anche gli opitergini, che narra le vicissitudini di una famigliola che, nel momento delle invasioni barbariche, decise di partire via fiume per raggiungere la salvezza nella zona lagunare. Un’altra credenza popolare legata a questi territori, vuole che proprio nei gorghi fluviali si possano incontrare le anguane, figure mitologiche simili alle ninfe che avvolgevano i bagnanti con i loro capelli. Al tema “amore e morte” è legata anche un’altra vicenda, ovvero la storia di Giulia e Stefano, protagonisti di un romanzo storico di G. Verga ambientato tra Oderzo e le lagune che termina proprio nel fiume. Tra pozzi d’oro, anguane e strane presenze, l’evento incanterà i partecipanti con le misteriose storie di questo territorio bagnato dai fiumi. Si tratta solo di leggende o esiste un fondo di verità? Al visitatore l’ardua sentenza.

INFO: Durata percorso: circa 2 ore. Partecipazione gratuita su prenotazione obbligatoria all’Ufficio IAT di Oderzo telefonando al numero 0422 815251

Eventi che, come tutti quelli della rassegna, intendono rendere protagonista anche il pubblico attraverso le immagini scattate in ognuna delle date in programma che potranno partecipare al concorso fotografico “Scatta l’ora del mistero”. Storie, racconti e location diverranno così ricordi indelebili anche sui canali social, grazie agli hashtag #spettacolimistero e #ilvenetotistrega.

Regolamento e modulo di partecipazione: https://www.spettacolidimistero.it/scatta-lora-del-mistero/Il calendario potrebbe subire variazioni. Per informazioni e aggiornamenti: www.spettacolidimistero.it

®Riproduzione riservata


Siamo gli editori di noi stessi
Non percepiamo contributi statali di alcun genere; tutto dipende dalle nostre forze e dal vostro sostegno per cui, se volete, potete sempre dare un contributo per sostenere ValdoTv e il suo staff.

Contributi – https://buy.stripe.com/aEUeWm0kx4vBcyk144

Puoi seguirci anche su:
Telegram – https://t.me/valdotv
Twitter – https://www.twitter.com/valdotv
Facebook – https://www.facebook.com/valdotv
Youtube – https://www.youtube.com/valdotv
Instagram – https://www.instagram.com/valdo_tv
Tumblr – http://valdotv.tumblr.com/
TikTok – https://www.tiktok.com/@valdo_tv

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »
Testata telematica non soggetta all’obbligo di registrazione. art. 3-bis legge 16 luglio 2012 n.103