L’obiettivo è di appassionare i giovani ai temi della solidarietà, della salute e del benessere attraverso un approccio innovativo con videogiochi, realtà virtuale immersiva e partecipazione a una “social challenge”
L’AVIS, Associazione volontari italiani del sangue, propone un nuovo progetto: “R.I.S.E.” (Realtà virtuale, innovazione, salute ed educazione). Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, R.I.S.E. si rivolge agli studenti delle classi terze di 60 istituti secondari di secondo grado di 11 regioni italiane.
Un’iniziativa dall’approccio innovativo in cui gli studenti, tramite smartphone e visori, saranno protagonisti di un videogame e a seguire di una “social challenge” sui temi del sociale.
A partecipare per il Veneto oltre 160 tra studenti e studentesse, ben 7 le scuole coinvolte: il liceo delle scienze umane Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo), l’istituto tecnico-tecnologico-economico Galileo Galilei di Arzignano (Vicenza), l’istituto Fabio Besta (Treviso), l’istituto alberghiero Elena Cornaro di Jesolo (Venezia), l’istituto tecnico-economico Pier Fortunato Calvi (Belluno), l’istituto tecnico industriale settore tecnologico Francesco Severi (Padova), l’istituto Stefani-Bentegodi di Buttapietra e Caldiero (Verona).
«Desidero ringraziare tutte le scuole aderenti del nostro territorio, i nostri volontari coinvolti, e augurare agli studenti e studentesse partecipanti un buon lavoro di gruppo – commenta Vanda Pradal, presidente di AVIS Regionale del Veneto – sono sicura che attraverso il progetto R.I.S.E. potranno crearsi nuove occasioni per stare insieme e per fare della propria classe una squadra ancor più sensibile e coesa, capace di riflettere sui temi della solidarietà, dell’altruismo, dei buoni stili di vita per rimanere in salute, dell’importanza della donazione di sangue e plasma per le nostre comunità. Inoltre, grazie a R.I.S.E., la portata di questi valori potrà essere trasmessa ai coetanei adoperando i linguaggi più moderni che i nostri ragazzi conoscono, a cominciare dall’uso virtuoso della tecnologia e dei social network per diffondere la cultura del dono alle giovani generazioni che costituiscono il nostro presente e il nostro futuro più preziosi».
Il progetto R.I.S.E. sarà strutturato in due fasi: nella prima, da ottobre a dicembre 2022, gli studenti avranno l’opportunità di sperimentare un’attività ludico-formativa non convenzionale dai molteplici risvolti civici e sociali. Utilizzando il proprio smartphone e indossando degli appositi visori per la realtà virtuale, diventeranno protagonisti di un coinvolgente videogame a tema investigativo. In contemporanea, un gruppo di ragazzi sarà impegnato nel monitoraggio dell’avanzamento delle singole attività, provvedendo alla compilazione di questionari anonimi di valutazione dell’intero progetto. L’iniziativa vede la partnership tra la sede di AVIS nazionale e le AVIS Regionali di Lombardia, Veneto e Calabria, nonché il coinvolgimento dei volontari di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria.
«L’importanza di “R.I.S.E.” sta nel pubblico a cui si rivolge: quello dei giovani – sottolinea il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – stimolare le nuove generazioni, fin da subito, su tematiche come la solidarietà, la salute, la donazione e l’educazione è il compito che ciascuno di noi deve portare a termine, perché se vogliamo che i giovani diventino il nostro futuro, allora è necessario ricordarsi che prima di tutto sono il nostro presente. La nostra associazione, ancora una volta, si dimostra attenta e partecipe osservatrice delle necessità della collettività di cui è parte integrante. Questa iniziativa, per la quale ringrazio il Ministero e le nostre sedi regionali partner, dimostra che ascoltando gli interessi, i linguaggi e i trend più diffusi tra i giovani, è possibile creare occasioni di confronto e dibattito in cui gli adolescenti stessi diventano protagonisti di nuove ed efficaci proposte di intervento».
La seconda fase di R.I.S.E., da gennaio a maggio 2023, permetterà agli studenti di farsi diretti portavoce dei messaggi del progetto, utilizzando i social network. A loro sarà chiesto di ideare delle “social challenge”, cioè delle sfide semplici e divertenti che vengono comunemente lanciate sul web per poi diventare virali: azioni simboliche volte a stimolare le riflessioni su temi di rilevanza sociale (molti di voi ricorderanno la “ice bucket challenge” lanciata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla SLA, la Sclerosi laterale amiotrofica).
Ciascuna scuola sceglierà la proposta migliore sviluppata al suo interno che, a sua volta, parteciperà a un contest nazionale. L’idea più originale e innovativa (la valutazione sarà a cura delle classi e di una giuria di esperti) sarà poi lanciata sui social e, per una settimana, gli studenti lavoreranno in gruppo per dare vita a video divertenti, curiosi, ma anche toccanti, ispirati all’idea vincitrice.
L’ideazione e la realizzazione di R.I.S.E. ha visto la collaborazione di un pool di professionisti dei processi formativi, medici, docenti, coach ed esperti di videogiochi, e il coinvolgimento di AnotheReality, azienda leader nell’applicazione e sviluppo di videogiochi, di soluzioni immersive e di metaverso già dal 2016. Il gruppo di esperti, lavorando a stretto contatto con gli adolescenti, ha formulato proposte in linea con i loro interessi, i loro linguaggi comunicativi e con le più recenti tendenze dell’educazione interattiva. Dalla riflessione su altruismo, gratuità, responsabilità e unicità, i giovani potranno approfondire i temi della salute pubblica, della cittadinanza attiva, degli stili di vita sani e della donazione di sangue ed emocomponenti.
«Questo progetto segna la ripresa delle attività di sensibilizzazione nelle scuole dopo due anni di didattica a distanza – ricordano i Presidenti di Avis Regionale di Lombardia, Oscar Bianchi, Avis Regionale Veneto, Vanda Pradal, e Avis Regionale Calabria, Franco Rizzuti – Ad accompagnare gli adolescenti alla scoperta della nostra Associazione e della gioia di essere cittadini attivi e responsabili saranno i volontari che, con il loro impegno costante e quotidiano, hanno reso AVIS una delle realtà del Terzo settore più grandi non solo in Italia, ma anche a livello globale. Attraverso il contatto diretto con gli studenti e un approccio formativo insolito e non convenzionale, sapranno diffondere quei valori di generosità e senso civico che oggi, nell’attuale contesto internazionale, assumono un significato ancora più profondo e speciale».
«R.I.S.E. dimostra che il sapere tecnologico può essere coniugato con temi a valenza socio-culturale – conclude Lorenzo Cappannari, CEO e co-founder di AnotheReality – siamo orgogliosi di essere fra i primi in Italia nel nostro settore a proporre un percorso formativo non convenzionale e ad alto contenuto tecnologico, con l’obiettivo di educare e sensibilizzare i giovani dal punto di vista civico e sociale. Questo progetto è stato un’importante occasione per mettere in evidenza che le soluzioni immersive, quotidianamente sviluppate da AnotheReality, facilitano l’interazione con i giovani, accorciando le distanze e stimolando la riflessione sulla loro condizione».
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