“Ora è il nostro turno di restituire tutto quello che abbiamo ricevuto, aiutando chiunque abbia bisogno di cercare una persona cara scomparsa, in montagna ma non solo”
Sfantà è l’associazione nata per ricordare Federico Lugato, 39enne scomparso ad agosto 2021 sulle Dolomiti bellunesi.
Tra gli obiettivi dell’Associazione vi è quello di prevenire e aiutare nelle ricerche di persone disperse grazie al supporto di tecnologie e comunicazione.
SFANTÀ: SENTIERI PER TORNARE A CASA
Sfantà è l’associazione senza scopo di lucro costituita dalle amiche e dagli amici di Federico Lugato, il 39enne di Trivignano, residente a Milano, trovato senza vita il 13 settembre 2021 in Val di Zoldo (Belluno) dopo 19 giorni di ricerche.
Nasce grazie a una parte delle donazioni della campagna #TroviamoFederico e alla volontà della famiglia, di amiche e amici, di promuovere la sicurezza nelle attività ed all’aperto, in particolare le escursioni in montagna.
Sfantà supporta la ricerca di persone disperse, facendo tesoro dell’esperienza maturata durante le ricerche di Federico.
#TROVIAMOFEDERICO
La raccolta fondi #TroviamoFederico è partita il 30 agosto 2021 per supportare la ricerca di Federico Lugato.
Lo scopo della raccolta fondi era aiutare le ricerche e sostenere le spese di volontarie e volontari civili, esperti di montagna, coordinati dai soccorsi ufficiali. Ne sono stati contati più di 400 nel corso dei 19 giorni di ricerca. La campagna ha raccolto oltre 32 mila euro: circa 7 mila hanno coperto le spese, 12,5 mila sono stati donati ad associazioni che hanno cooperato nelle ricerche, e il restante è stato devoluto alla neonata Sfantà.
SFANTÀ: MOMENTANEAMENTE PERSO
Il verbo sfantà in dialetto zoldano significa “momentaneamente perso, che non si riesce a trovare, ma che si troverà presto perché non è tanto lontano”.
«Una parola breve e iconica, che riassume quanto abbiamo provato» spiega la presidentessa dell’associazione, Elena Panciera, moglie di Federico. Prosegue: «non è stato facile muoversi e agire in quei giorni di forte pressione emotiva. Vorremmo che le famiglie, le amiche e gli amici di persone scomparse possano avere qualche strumento in più rispetto a quelli che abbiamo avuto noi».
«Se abbiamo trovato Federico è merito di tante azioni intraprese su più fronti. Se fosse possibile diminuire il numero di persone disperse o accorciare le ricerche anche solo di qualche ora, credo avremmo raggiunto davvero il nostro scopo sociale», continua Panciera.
Assieme a Elena sono stati eletti in direttivo la sorella di Federico, Nicoletta Lugato, e alcune amiche e amici che hanno partecipato alle ricerche: Roberta De Salvador, Greta Munerotto e Ignazio Zanotti.
LE TRE AREE DI INTERVENTO DELL’ASSOCIAZIONE
Facendo tesoro di quanto appreso in prima persona durante la ricerca di Federico Lugato, l’associazione desidera condividere l’esperienza maturata per ridurre il rischio di incidenti, a partire da tre principali aree di intervento:
- TECNOLOGIA: sviluppo di software per ricerca di persone scomparse. Le tecnologie informatiche possono essere molto utili nella triangolazione di un segnale o di una traccia lasciata dal cellulare della persona scomparsa. Se la persona si è persa in una zona poco accessibile e impervia, anche i droni possono essere di aiuto per la ricognizione e la perlustrazione dall’alto.
- COMUNICAZIONE: supporto alle famiglie, alle amiche e agli amici delle persone disperse per raccogliere fondi, tenere i contatti con i media e incoraggiare il proseguimento delle ricerche, anche in collaborazione con altre associazioni. Per dare più risonanza alla ricerca, diffondere la notizia anche a livello nazionale, raccogliere fondi è importante pure attirare l’attenzione dei media. L’associazione aiuta a scrivere un comunicato stampa, a gestire i rapporti con i media e a veicolare messaggi efficaci. Anche i social media, come Facebook e Instagram, sono utili sin da subito per diffondere a più persone, enti e associazioni l’annuncio di una persona scomparsa. Ma anche per tenere alta l’attenzione, per raggiungere eventuali testimoni o volontari che possano dare una mano, affinché le ricerche proseguano quanto più possibile e senza ostacoli.
- SENSIBILIZZAZIONE SUI TEMI DELLA MONTAGNA: eventi, formazione, risorse cartacee e digitali. La sicurezza in montagna, e non solo, è importante per prevenire eventi tragici. Con attività di formazione e di sensibilizzazione (festival, incontri online e nelle scuole) per parlare di sicurezza con persone esperte di alpinismo e di soccorso, e con personale sanitario.
Inoltre, Sfantà offre supporto nella gestione della scomparsa di una persona, a partire da quando si fa denuncia, mettendo a disposizione quanto imparato per gestire le pratiche burocratiche e le relazioni con i diversi soggetti coinvolti.
COME AIUTARE SFANTÀ
Sfantà ha in cantiere numerosi progetti e cerca volontarie e volontari che aiutino a realizzarli per portare avanti lo spirito di solidarietà e collaborazione che nei giorni delle ricerche ha unito centinaia di persone.
La famiglia di Sfantà è sempre pronta ad accogliere gente in gamba, innamorata della montagna, della comunicazione e della tecnologia: chiunque può aderire e collaborare in pochi clic da qui ed entrare a far parte dell’associazione e dare una mano.
CONTATTI
“Se è scomparsa una persona a te cara, se vuoi dare una mano in qualche modo, se hai bisogno di informazioni o consigli…scrivi, telefonaci: siamo qui per te” nella pagina dei CONTATTI DEL SITO DI SFANTÀ.
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