Tutto esaurito, eccezionale qualità di esecuzioni musicali e vocali e “standing ovation” finale: si può riassumere così il successo straordinario del “Concerto di Pace e Speranza” che si è tenuto nel tardo pomeriggio del lunedì di Pasquetta nel salone parrocchiale di Soligo.

Tutti in piedi alla fine i 230 spettatori in sala, con vibranti e prolungati applausi, a suggellare una performance artistica di altissimo livello e grande fascino, un viaggio emozionante dentro brani e canzoni che hanno trasmesso un messaggio autentico sulla bellezza e il valore universale della musica, specialmente in questo tempo di sofferenza e di dolore per l’intera umanità.

Presentato dalla brava Maria Pia Fornasier, del gruppo di lettura “Gli Spaginati” di Pieve di Soligo, l’evento è stato introdotto dalla riflessione del parroco di Soligo don Brunone De Toffol, che ha messo in luce il messaggio cristiano di pace e di speranza di un evento ospitato sotto il bellissimo trittico del maestro Dinetto, che vede al centro proprio la Resurrezione di Cristo.        

Protagonista d’eccezione del concerto l’Orchestra Classica del Veneto, diretta dal Maestro Dino Doni, che include anche alcuni solisti della Piccola Orchestra Veneta, formazione dell’Associazione Musicale “Toti dal Monte” di Solighetto, tra i quali i violinisti Giancarlo Nadai, Mattia Tonon ed Emanuele Bastanzetti: l’esecuzione del Gloria in re maggiore RV 589 di Antonio Vivaldi, coro solista l’ “Academia Ars Canendi”, diretto da Manuela Meneghello, soprani d’eccezione Roberta Canzian e la stessa Meneghello, ha contraddistinto tutta la prima parte del meeting, nella quale sono risaltate appieno l’armonia e la coesione dello splendido corpo orchestrale e canoro nel suo insieme.

A seguire, nel suo intervento di saluto a nome dell’Istituto Beato Toniolo e della rete Vite Illustri, il direttore scientifico Marco Zabotti ha evidenziato la scelta importante del tempo di Pasqua per il concerto, nel segno della rinascita dalla pandemia e dalla guerra, e ha posto in luce il valore della musica e della bellezza per un messaggio universale di pace e di speranza, attraverso un concerto capace di esprimere lo stile di coralità che dovrebbe alimentare tutta la proposta culturale in terra Unesco.

Il violoncellista Andrea Bellato  – con grande esperienza d’orchestra, diplomatosi con il massimo dei voti presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, e che ha studiato con violoncellisti di fama internazionale e collaborato con importanti orchestre nazionali, fra cui il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Verdi di Trieste e l’Arena di Verona – ha quindi deliziato i presenti con un suggestivo arrangiamento del maestro Dino Doni sulle note della celebre Ave Maria di Schubert.

Superlativo poi il violinista Emanuele Bastanzetti – già apprezzato dal pubblico del triveneto per aver portato, all’interno della rassegna concertistica “Paesaggi Sonori – arte, spiritualità e bellezza in territorio Unesco”, “Il Diavolo Trilla”, di G. Tartini – solista nell’esecuzione del brano “Meditation” per violino e orchestra tratto dall’opera “Thais” scritta dal compositore francese Jules Massenet.

Con la sua incantevole vocalità, il soprano Roberta Canzian – che ha calcato le scene dei teatri di tutto il mondo – ha proposto al pubblico una delle preghiere più conosciute, l’Ave Maria, nella versione scritta dal compositore polacco Lorenc, dedicata a Papa Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000, inserita anche all’interno del film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson.

Pieno di consensi anche per il giovane e affermato cantante solighese Enrico Nadai, che ha prima eseguito con grande bravura “Somewhere over the rainbow” – la canzone proposta da Judy Garland nel film “Il mago di Oz” – e poi ha interpretato con  una performace di rara suggestione la bellissima “L’ombra della luce” di Franco Battiato, accompagnato dall’Orchestra Classica del Veneto diretta dal maestro Dino Doni. Infine, sempre con la Orchestra Classica del Veneto, spazio molto applaudito alla moderna espressione musicale del brano “Palladio”, dedicato al grande architetto veneto Andrea Palladio e scritta nel 1996 dall’autore contemporaneo Karl Jenkins.

In conclusione, la felicissima esecuzione dell’Halleluja tratto dall’Oratorio “Il Messia” di Haendel, per coro e orchestra, ha suscitato la risposta entusiasta del pubblico che gremiva la sala: come segno dell’altissimo gradimento per tutto il concerto, i presenti hanno tributato in piedi scroscianti applausi a tutti i protagonisti, che a questo punto non si sono sottratti al richiestissimo “bis” offrendo nuovamente  la prima parte musicale del Gloria di Vivaldi.

Davvero un grande successo, dunque, per l’iniziativa culturale, artistica e sociale voluta in primis dal maestro Giancarlo Nadai, per la quale hanno collaborato e sono stati ringraziati l’associazione musicale Toti dal Monte, la Piccola Orchestra Veneta, l’ingegner Nicola Boatin, la Città di Pieve di Soligo, l’Università degli Adulti di Pieve di Soligo, Soligo Musica e il Gruppo Alpini di Soligo.

Un vivissimo applauso di stima e gratitudine di tutta la sala ai titolari Agostino Mirsayev e Daniela Bortolini ha sottolineato  il costante e concreto sostegno a questi progetti musicali da parte dell’azienda Home Cucine di Cison di Valmarino.

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Di Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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