Approvato oggi in Consiglio Regionale, il Programma Triennale della cultura 2022-2024; il primo strumento di pianificazione degli interventi regionali in materia di beni e patrimonio culturale, di sistema regionale degli istituti della cultura, di attività culturali e di spettacolo, di cui la Regione si dota, in attuazione dell’art. 7 della LR 17/2019 Legge per la Cultura.

“Questo documento consente di dare attuazione al percorso tracciato dalla legge regionale 17 del 2019 e di fornire una risposta adeguata, risoluta, energica e dinamica alle istanze e fabbisogni del nostro territorio, anche tenuto conto della grave crisi generata dalla pandemia – commenta l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari – Si focalizza sul coinvolgimento permanente della comunità e di tutti gli attori del territorio, promuovendo opportunità di apprendimento, partecipazione attiva e benessere dei cittadini.

Il Programma Triennale – aggiunge Corazzai – definisce le linee di indirizzo strategiche per le politiche culturali che qualificano l’azione regionale e rappresentano gli indirizzi di sviluppo del settore, esse si traducono nel sostegno alla ripresa e nel rilancio del settore gravemente colpito dalla pandemia, nella rigenerazione a base culturale del territorio allo scopo di attivare processi virtuosi in ambito creativo e sociale con l’apporto di tutte le componenti della comunità locale, nell’integrazione fra settori diversi per la costruzione di progettualità condivise, nella promozione della partnership pubblico-privato e nella formazione e sviluppo di competenze, anche digitali per gli operatori del settore”. 

La L.R. 17/2019 ha introdotto una differente modalità di programmazione, prevedendo un orizzonte triennale disegnato dal Programma Triennale della Cultura su cui si inseriscono poi piani annuali di attuazione. La legge ha istituto inoltre la Consulta regionale della cultura, presieduta dall’assessore regionale alla Cultura e a cui partecipano rappresentanti della commissione consiliare regionale competente per materia, esperti e rappresentanti del settore, associazioni di categoria, enti locali, con funzioni consultive rispetto al programma triennale.

“Vi è quindi un significativo cambio di prospettiva – prosegue l’assessore – in cui le politiche regionali del settore acquisiscono un respiro triennale e dialogano attivamente con gli attori del territorio, anche in fase di costruzione delle politiche stesse, attraverso lo strumento della Consulta. Inoltre si avvia anche un percorso di semplificazione per gli operatori della cultura, omogeneizzando le azioni e le procedure. Grazie alle azioni di integrazione tra settori e con altri settori esterni si superano le barriere caratteristiche della precedente legislazione e si aprono spazi per nuovi approcci”.

Il Programma Triennale fa riferimento, quanto a documenti guida, al programma regionale di governo, PNRR, PRRR, Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, DEFR, PR 02021-27, l’Agenda digitale e la Dichiarazione di Roma dei ministri del G20 della Cultura, approvata all’unanimità il 30 luglio 2021. Definisce il quadro conoscitivo con i dati necessari per inquadrare la materia, detta criteri informatori, linee di indirizzo strategiche e priorità di intervento, fissa obiettivi e modalità di realizzazione degli interventi, stabilisce criteri per individuare le iniziative di interesse e rilevanza regionale e i requisiti dei soggetti da coinvolgere, individua le modalità di finanziamento degli interventi, di verifica sul funzionamento e sugli esiti degli interventi, di raccordo delle politiche culturali con le politiche di altre materie.

Questo primo triennio sarà caratterizzato dall’avvio del sistema informativo della cultura, che consentirà di avere a disposizione quei dati necessari per verificare l’impatto delle nostre politiche e quindi gli strumenti per porre in essere i correttivi opportuni.

“Conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale e museale, servizi e attività culturali, spettacolo, imprese culturali e creative, sostegno alle grandi istituzioni del territorio. Sono questi i punti chiave del primo programma triennale della cultura della Regione del Veneto: uno strumento di pianificazione che delinea il futuro e lo sviluppo di un comparto strategico, quello culturale, che si inserisce in una prospettiva più ampia di promozione e valorizzazione del Veneto, rinforzando così l’offerta turistica della regione più visitata d’Italia – dichiara il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in merito all’approvazione in Consiglio Regionale del Programma Triennale della cultura 2022-24 – Sono fiero di questo risultato che conferma un vero e proprio cambio di prospettiva – continua il Governatore del Veneto – Di fatto, grazie anche al lavoro dell’assessore Corazzari, ci dotiamo di uno strumento programmatorio sul medio-lungo periodo che però fissa, con i piani annuali, interventi unitari per tutto il settore della cultura veneta. Grazie a questo piano potremmo, infatti, promuovere modelli di governance per la gestione e la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale del Veneto, in cui sarà prioritario il coinvolgimento attivo dei territori e degli attori del comparto. Oggi, è la strada maestra per dare sostegno ad uno dei settori più colpiti dagli effetti della pandemia e per far sì che la cultura torni ad essere uno degli elementi attrattivi e distintivi della nostra offerta turistica, anche a livello internazionale”.

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Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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