Tra le varie richieste di referendum abrogativi avviate in questo periodo a livello nazionale e di cui abbiamo trattato le scorse settimane, uno di questi è dedicato alla caccia.

Iniziata a luglio, la raccolta firme riguarda tre proposte referendarie per abolire e ridimensionare l’attività venatoria. 

Due di esse sono richieste di abrogazione di articoli della Legge 157/92 (legge che norma e disciplina la caccia in Italia) che concedono tale attività mantenendo al contempo gli articoli di tutela animale. Proponenti sono rispettivamente l’associazione “ORA Rispetto per tutti gli animali” e il comitato “SÌ aboliamo la caccia”. Il terzo quesito referendario, proposto ancora da “ORA Rispetto per tutti gli animali”, riguarda l’abrogazione dell’art. 842 del Codice civile, che permette oggi, di diritto, l’accesso nei fondi privati da parte dei cacciatori. 

Le richieste si compongono di più pagine, per cui rimandiamo nelle righe seguenti agli annunci (messi per comodità in evidenza) pubblicati in Gazzetta Ufficiale:

  • n. 115 del 15 maggio (pagine da 34 a 37) – proposta dell’associazione ORA

  • n. 121 del 22 maggio (pagine da 46 a 47) – proposta del comitato SÌ

Dato che il testo della seconda richiesta riguarda anche alcuni aspetti della prima, riportiamo uno schema semplificato con le modifiche che verrebbero apportate alla legge 157/92 apportate da entrambi gli enti coinvolti.

Un ringraziamento a Marco Scapin, referente dell’Osservatorio sulla Caccia, la Pesca e l’Ambiente, per averci fornito questo documento semplificato.


I comitati ribadiscono l’importanza di firmare tutti e 3 i quesiti referendari per poter arrivare al voto e poter far valere così l’esigenza di regolamentare questa pratica, a distanza di quasi trent’anni dall’ultima richiesta, presentata dalle associazioni animaliste, andata a vuoto.

La raccolta firme andrà presentata entro questo fine mese, per questo mancano ancora poche ore per poter firmare. L’obiettivo è raggiungere il mezzo milione di firme, per portare le tre proposte al vaglio della Corte di Cassazione che ne verificherà l’ammissibilità.

Si può firmare in due modalità:

  • recandosi presso gli uffici comunali; in questo caso la scadenza è fissata per oggi, mercoledì 20 ottobre;
  • online, fino al 29 ottobre.

Tutte le informazioni su:

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