Giro d’Italia di ciclismo 2021: presentate le tappe in Veneto in un mix di storia, cultura, arte, territorio, spettacolo sportivo e difficoltà tecniche.
21 MAGGIO
Il Giro entrerà in Veneto il 21 maggio, con la tredicesima tappa da Ravenna a Verona, dedicata a Dante Alighieri (sepolto a Ravenna e per alcuni anni del suo esilio vissuto a Verona) nel settecentesimo anniversario della morte. Tappa di pianura, si transita anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia. Salvo sorprese, la classica tappa per velocisti con un finale veloce e spettacolare lungo le strade del capoluogo scaligero.
22 MAGGIO
Sabato 22 maggio, quattordicesima tappa, Cittadella ospiterà il via di una tappa molto dura, che attraverserà il Veneto per 70 chilometri fino a Conegliano, con arrivo in Friuli sul temuto Monte Zoncolan (Udine), rinvigorendo la sua fama di “città ciclistica”, dopo aver ospitato i campionati italiani 2020 e altre tappe dei giri precedenti.
24 MAGGIO
La sedicesima tappa Sacile – Cortina d’Ampezzo, di lunedì 24 maggio, chiuderà la seconda settimana. È il tappone Dolomitico con il Passo Fedaia, il Passo Pordoi e il Passo di Giau prima del traguardo nella città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali. Con 212 km e 5700 m di dislivello sarà la tappa più impegnativa dell’intero Giro.
Le tappe venete della corsa rosa sono state presentate alla presenza del Presidente della Regione, Luca Zaia, del Direttore del Giro, Mauro Vegni, alla Presenza dei Sindaci Federico Sboarina (Verona), Luca Pierobon (Cittadella) e Gianpietro Ghedina (Cortina).
“Non c’è Veneto senza il Giro e non c’è il Giro senza il Veneto – dice Luca Zaia – ma da oggi vien da dire che non c’è il Giro senza Mauro Vegni e non c’è Mauro Vegni senza il Giro, tali e tante sono le capacità organizzative, la collaboratività e la sensibilità territoriale del direttore. Lavorando con spirito di squadra abbiamo portato in Veneto anche quest’anno momenti di altissimo valore, sportivo sì, ma anche promozionale e d’immagine, con mezza Italia attaccata al televisore, tanti appassionati sulle strade, che sapranno rispettare tutte le regole di sicurezza anti Covid, decine e decine di Nazioni collegate. Uno spot meraviglioso nel quale però è tutto vero, niente è in alcun modo ritoccato, con pianure, colline, montagne, città storiche, ambienti naturali come straordinario anfiteatro di una delle fatiche sportive più massacranti”.
Zaia non ha mancato di guardare al futuro, assicurando che il Veneto “sarà protagonista anche dell’edizione 2022” e, rivolto a Vegni, chiedendo che “L’anno prossimo torni in Veneto una cronometro importante e che si possa pensare “a un nuovo suggestivo arrivo finale come fu quello all’Arena di Verona”.
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