I dati in Veneto sono in peggioramento; il presidente della regione Veneto, Luca Zaia ha dichiarato che la regione è “sul filo del rasoio tra arancione e rosso”. Per Zaia la speranza è che la regione “resti in zona arancione”, ma a preoccupare è l’aumento dei pazienti ricoverati per Covid: “Oggi siamo al 14% di coefficiente di riempimento dell’area non critica – spiega il governatore veneto – e del 12% nelle terapie intensive”.

Per le scuole, didattica a distanza al 100% a partire dalla seconda media e fino alle superiori, per le scuole che hanno sede nei territori dei distretti sanitari nei quali i servizi di igiene (Sisp) abbiano rilevato un’incidenza, su base settimanale, superiore ai 250 casi di Covid su 100.000 abitanti.

Gli iscritti alle scuole nei 46 comuni della provincia di Belluno che appartengono al distretto 1, a partire dal secondo anno della scuola secondaria di primo grado, da sabato 13 marzo e per 14 giorni seguiranno le lezioni esclusivamente a distanza.

Scuole chiuse in 4 distretti sanitari: alto vicentino, Alta Padovana, Asolo (Treviso) e il territorio dell’Ulss 4 Veneto orientale.

E intanto più del 70% dei ragazzi teme, di poter infettare i propri cari. A tracciare il quadro è Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (Spi) nel corso dell’incontro on line “L’impatto Covid sugli adolescenti risvolti psicologici ed esperienza clinica”.

«Non ci sono statistiche ufficiali – spiega – ma l’osservazione clinica ci dice che sono notevolmente aumentate sia le fobie che le paure», dice l’esperta sottolineando che si tratta di situazioni molto differenti. Per quanto riguarda le paure “normali” «c’è un aumento epidemico. Si riscontra la paura di essere contagiati, di potersi ammalare ma, soprattutto, di far ammalare i familiari. Un timore che riscontriamo, almeno nel 70% degli adolescenti».

Le fobie, invece, «sono forme psicopatologiche molto precise che vediamo quando una paura molto grande viene spostata su qualcosa di reale. Lo riscontriamo nei tanti ragazzi che non vogliono uscire di casa, che non vogliono più andare a scuola in presenza: non hanno paura di andare a scuola, in realtà  temono la malattia ma non riescono ad esprimerlo riversando il problema su una cosa reale che fanno».


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Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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