Pieno successo per la cerimonia finale del Premio Giuseppe Toniolo nella serata del 7 ottobre scorso, nell’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo.
“Realtà vere, moderne e generative come la Vostra stanno a dimostrare che le intuizioni di Giuseppe Toniolo sono attualissime, e che il modello di un nuovo sistema sociale a misura di comunità, che vede insieme la prima e la terza età, rappresenta un contributo di grande valore per il futuro di tutti noi ”, così si è espresso, al momento della consegna del premio offerto dalla storica cooperativa solighese, il presidente della Latteria Soligo, Lorenzo Brugnera, nei riguardi della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus di Padova, che si è aggiudicata la sezione “Azione & Testimoni” del concorso per aver creato la grande infrastruttura di coesione sociale “Civitas Vitae Angelo Ferro” proprio nella Città del Santo.
Sul palco, a illustrare storia, numeri e finalità del progetto, e a ricevere attestato e borsa del premio, il direttore generale OIC, Fabio Toso, che poi ha voluto con sé anche i dirigenti Emanuela Bolamperti, Luca Zanta e Lorena Barison.
La Fondazione ha visto pertanto riconosciuta l’importanza della propria attività in campo assistenziale, residenziale, educativo e sportivo, proprio nell’anno 2020 che aveva messo in luce come tema del Premio “Autonomie, sussidiarietà, corpi intermedi: il valore e l’attualità della democrazia sociale in Giuseppe Toniolo”. Lo stesso Brugnera, in precedenza, portando i saluti iniziali, aveva messo in luce il ruolo fondamentale svolto dal Toniolo per la nascita della cooperazione, ricordando gli statuti della Latteria Soligo, scritti nel 1883 proprio grazie all’apporto del grande sociologo ed economista cattolico trevigiano.
L’assegnazione del Premio Toniolo 2020 è stato il momento “clou” della serata pievigina, con grande partecipazione di persone in sala – entro il rigoroso rispetto di numeri e disposizioni delle norme vigenti – e ad alto gradimento da parte del pubblico, testimoniato anche dai numeri molto elevati di spettatori delle dirette televisive e facebook de La Tenda Tv di Vittorio Veneto, che ha ripreso tutta la cerimonia con le sue telecamere.
Applauditissimo l’accompagnamento musicale della Piccola Orchestra Veneta diretta dal maestro Giancarlo Nadai, solisti al violino Emanuele Bastanzetti, al violoncello Federico Covre e Enrico Zambon, voci di Enrico Nadai ed Elena Lucca, e tanti consensi anche per la performance della brava presentatrice Elisa Nadai.
Molto ampio e significativo il parterre di personalità e rappresentanze del mondo ecclesiale, civile, economico e sociale del territorio intervenute all’evento, che nella prima parte ha visto il sentito ricordo del compianto monsignor Massimo Magagnin, vice postulatore della causa di beatificazione del Toniolo, scomparso nel 2015, da parte dell’arciprete di Pieve di Soligo, monsignor Giuseppe Nadal.
Nella terza parte, da segnalare l’intervento di Adriano Tomba, presidente dell’associazione Il Lievito e membro del coordinamento del X Festival DSC nazionale di Verona, a cui il Festival pievigino è collegato, che ha avuto parole di stima e di plauso per i contenuti e lo stile della manifestazione promossa dall’Istituto Beato Toniolo, spiegando le ragioni spirituali e culturali del tema 2020 “Memoria del futuro” insieme al coordinatore locale del Festival, Marco Zabotti, e ricordando insieme l’ideatore del grande meeting nazionale, don Adriano Vincenzi.
Il delegato vescovile per la pastorale sociale della diocesi vittoriese, don Andrea Forest, ha quindi illustrato in sala il tema e le tre sezioni del Premio Giuseppe Toniolo 2021, che sarà incentrato sulla famiglia come “fondamentale realtà generativa, educativa, di incontro fra le generazioni e di apertura alla società”.
Infine, come momento a sorpresa per il diretto interessato e la platea, la consegna di un attestato di gratitudine da parte dell’Istituto Beato Toniolo, per le mani del presidente Stefano Zanin, a don Giacomo Ferrighetto, parroco di San Lorenzo in Montagna a Vittorio Veneto, che proprio all’Istituto pievigino ha fatto dono di un numero considerevole di volumi della sua biblioteca personale su argomenti di storia, geografia e turismo, con grande sensibilità e generosità, come ha ben raccontato nella sua testimonianza in sala Cristina Falsarella, dell’ufficio arte sacra della diocesi e componente della commissione scientifica del “Beato Toniolo”.
In precedenza, la stessa sera del 7 ottobre, giorno anniversario della morte del beato Toniolo, don Paolo Magoga, delegato vescovile per la pastorale sociale della diocesi di Treviso, aveva presieduto la concelebrazione eucaristica nel Duomo pievigino, dove sono custodite le spoglie mortali dell’insigne professore trevigiano.
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