La parola “cura” è delicata: richiama all’attenzione, all’interesse e alla premura. Sempre di più sono le persone, tra cui docenti, che sostengono il bisogno di essere educati alla cura, per combattere alcuni dei mali comuni nella nostra civiltà, l’ignoranza e la disinformazione.
“Aver cura di crescere”, questo è il titolo del ciclo di incontri e laboratori formativi strutturato che si svolgerà nel periodo tra gennaio e maggio nella città di Feltre; si tratta di un “percorso”, per un totale di 6 appuntamenti, rivolto alle famiglie e agli educatori, che si pone l’intento di educare alla cura, nel delicato periodo dell’età evolutiva. Argomenti, ma non i soli, la dipendenza digitale e il cyberbullismo, problemi di stretta attualità riconosciuti a livello mondiale e diffusi anche nel territorio feltrino.
L’intento è fare prevenzione e dare un servizio di sostegno alla comunità, dato che spesso genitori e insegnanti, non per loro volontà, non hanno le conoscenze e le competenze adeguate per affrontare questi temi. “Bisogna dare l’opportunità a tutti di conoscere e comprendere il problema” commenta l’assessore alla cultura e alle politiche giovanili del comune di Feltre Giorgia Li Castri “L’obiettivo di questo ciclo, poi, non è quello di demonizzare gli strumenti digitali, ma di mostrare la parte positiva di quello che dovrebbe essere un mezzo utile e paradossalmente educativo, in un periodo storico in cui invece si dice che non lo è”.
A questa iniziativa prenderanno parte relatori di spessore: il ciclo di incontri è partito oggi, venerdì 31 gennaio, alle ore 17.00 presso l’aula magna dell’Istituto Colotti con la conferenza tenuta dal dottor Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta, che ha parlato dell’uso smodato degli smartphone da parte dei ragazzi e le conseguenze che tale uso comporta. Gli appuntamenti proseguiranno il 4 e il 12 marzo, con due interventi curati dalla professoressa Luigina Mortari, docente presso l’università di Verona, che ha improntato molti dei suoi studi sulla cura della comunità; le conferenze si terranno presso il Museo Diocesano di Arte Sacra, entrambe alle ore 20.30. Il 29 aprile un doppio appuntamento in un’unica serata dedicato al cyberbullismo, nell’Aula Magna dell’Istituto Colotti: la testimonianza di Paolo Picchio, presidente della Fondazione Carolina Onlus e impegnato da anni sul tema del cyberbullismo, che racconterà la storia della figlia Carolina, una delle prime vittime della violenza sui social; seguirà poi l’intervento dell’educatore Paolo Zanardi, che spiegherà come prevenire e gestire questi casi di cyberbullismo a casa e nei contesti educativi. Gli eventi si concluderanno a maggio con due conferenze, entrambe a Palazzo Borgasio, tenute dalla dottoressa Ombretta Prandini, psicoterapeuta e docente universitaria a Milano specializzata nella cura dei disturbi psichiatrici gravi: il primo, venerdì 8, si terrà dalle 14.30 alle 17.30 e sarà dedicato al simbolo per antonomasia a cui spesso è associata la cura, le mani. L’ultimo, sabato 9, si svolgerà dalle 9.00 alle 12.00 e consisterà in un laboratorio dedicato ai neo-genitori e alle educatrici di bambini da 0 a 3 anni che avrà l’obiettivo di dare stimoli e offrire spunti di riflessione sul ruolo della famiglia e, in generale, degli educatori. Questi ultimi due incontri saranno a numero chiuso, per esigenze di spazi e per la tipologia di lavoro implicato: per partecipare sarà quindi necessario richiedere la prenotazione all’indirizzo mail dell’asilo nido comunale. Gli appuntamenti saranno tutti gratuiti.
Nel periodo di realizzazione dell’iniziativa, inoltre, sarà a disposizione della cittadinanza nelle varie sedi del polo bibliotecario feltrino anche una bibliografia delle opere dei relatori che terranno le conferenze. L’invito è quindi quello di consultare i libri messi a disposizione gratuitamente dalle biblioteche.
Il progetto, che ha ottenuto il patrocinio dell’ULSS 1 Dolomiti, “è frutto del lavoro condiviso degli uffici della cultura e delle politiche giovanili, dell’asilo nido e del polo bibliotecario – sottolinea Anna Viviani, responsabile dell’ufficio cultura – È stato un lavoro di squadra, il ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.”
“In quanto pubblica amministrazione abbiamo il compito di educare le persone alla cura, in senso ampio, e all’utilizzo sano degli strumenti digitali – conclude l’assessore Giorgia Li Castri – Da parte nostra c’è sensibilità nei confronti di questi temi, come dovrebbe essere in una comunità”.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
*Foto a cura di Nicola Maccagnan
Se ti piace ValdoTv puoi aiutarci con un contributo:
Paypal – http://paypal.me/ValdoTv
Se vuoi navigare veloce e sicuro e allo stesso tempo sostenerci, puoi usare uno di questi link:
dal sito – https://brave.com/val568
da Youtube – https://brave.com/val958
da Twitter – https://brave.com/val417
Puoi seguirci anche su:
Telegram – https://t.me/valdotv
Twitter – https://www.twitter.com/valdotv
Facebook – https://www.facebook.com/valdotv
Youtube – https://www.youtube.com/valdotv
Instagram – https://www.instagram.com/valdo_tv