La Casa di accoglienza e spiritualità “Foresteria Santa Maria” di Follina, pienamente inserita nel contesto architettonico della Basilica custodita dai Frati Servi di Maria, continua a far parlare di sé, suscitando l’alto gradimento di tantissime persone.
Dopo il convegno del 3 ottobre scorso nella Basilica Palladiana di Vicenza, dove il direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo”, Marco Zabotti, ha illustrato proprio il restauro e la nuova vita della Foresteria follinese, parlando di progettualità di turismo religioso, nell’ambito di un importante meeting nazionale per architetti e urbanisti, e dopo che a più riprese stampa quotidiana e periodici hanno dedicato ampio spazio a questa importante struttura e al suo recupero funzionale – ultima in ordine di tempo la rivista “Qualbuonvento.com – Tutto il positivo che cerchi” – sono state le giornate FAI d’autunno, svoltesi in tutta Italia sabato 12 e domenica 13 ottobre, a dare una grande visibilità alla Foresteria di Follina.
Infatti, a partire da sabato pomeriggio, e per tutta la giornata di domenica scorsa, sono state moltissime le persone coloro che hanno voluto visitare la struttura d’accoglienza situata all’interno del complesso abbaziale, sia a conclusione dei percorsi organizzati dal FAI, sia spontaneamente per effetto del libero accesso al sito religioso. Visitatori da tutto il Veneto sono stati ricevuti nell’occasione dal direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo”, Marco Zabotti, coadiuvato in varie fasi dell’apertura dai valenti operatori culturali Renato Checchinato e Giovanni Granzotto: si è trattato di un’esperienza entusiasmante, a diretto contatto con lo stupore, gli apprezzamenti e le congratulazioni vivissime per il restauro della Foresteria espresse in tempo reale dalla folla di appassionati d’arte e di bellezza che nelle due giornate hanno gremito a tutte le ore lo straordinario monumento nazionale follinese.
Anche con la consegna individuale di specifico materiale promozionale, a tutti è stata data la possibilità di conoscere la storia del recupero della Foresteria curato su progetto dell’architetto Fabio Nassuato, e di essere aggiornati sulle opportunità offerte dalla struttura di accoglienza. “Abbiamo avuto la bellissima conferma di una grande interesse per la vicenda della Foresteria follinese – afferma Zabotti – elevata ad una sorta di “caso di scuola” per le modalità dell’opera intervenuta, per le caratteristiche straordinarie del sito religioso e per le collaborazioni pubblico – privato che ne hanno consentito la realizzazione. E anche la vicenda del turismo religioso suscita oggi molta attenzione al di là della ristretta cerchia degli addetti ai lavori, anche per l’originalità del percorso avviato da alcuni anni ormai – in terra Unesco ma non solo – dal nostro Istituto Beato Toniolo”.
Ricordiamo che dalla primavera 2018 la nuova Foresteria “Santa Maria” è pienamente operativa e disponibile all’ospitalità di pellegrini e visitatori: inaugurata ufficialmente il 9 settembre 2017, è accreditata per il suo servizio nell’ambito di un turismo religioso di qualità, quale punto di eccellenza nel settore nella diocesi di Vittorio Veneto. Tutto avviene all’interno di un importante progetto di riqualificazione delle opportunità dello splendido complesso abbaziale situato nel cuore di Follina, in provincia di Treviso: si tratta di un monumento nazionale che vanta secoli di storia, un esempio di architettura cistercense ammirato da sempre per il fascino delle sue linee, forme e sculture, e per il silenzio raccolto che avvolge il chiostro e tutti gli ambienti di liturgia e di preghiera.
La Foresteria Santa Maria è riservata a gruppi, famiglie e persone alla ricerca di momenti di essenzialità e di spazi autentici di spiritualità, preghiera, ricerca, cultura e formazione.
Sono state realizzate nove camere dotate di servizi completi e accessibili, su una struttura complessiva di 450 metri quadrati che permette di ospitare una ventina di persone, con locali cucina e soggiorno destinati alle attività comuni. Il sapiente restauro dell’antico, con elementi moderni innovativi armonicamente inseriti nell’edificato storico, ha consentito salvaguardia e valorizzazione degli spazi originari riservati un tempo alla vita personale dei monaci. Il recupero degli intonaci originali e delle superfici affrescate ha messo in luce finiture del XV e XVI secolo.
Giudizi molto positivi sulla Foresteria hanno contraddistinto le valutazioni di tutti coloro che – sempre più numerosi nel tempo, e con le più diverse provenienze – hanno già sperimentato l’ospitalità nella struttura, affidata alla gestione diretta dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.
Ricordiamo che la cucina della Foresteria è utilizzabile in autogestione e sono fornite le vivande per la prima colazione, mentre lo spazio comune di soggiorno è destinato a refettorio e sala di ritrovo per gruppi e singoli pernottanti negli ambienti interni. Nella presenza come ospiti è inclusa la visita guidata all’Abbazia e la possibilità di partecipare alla preghiera comunitaria dei Servi di Maria. Si può anche prevedere l’utilizzo degli spazi di soggiorno senza pernottamento per i gruppi parrocchiali e associativi e i visitatori che volessero fare l’esperienza del ritiro e dell’incontro in giornata nella struttura.
Informazioni: sito web www.beatotoniolo.it/foresteria, foresteria@beatotoniolo.it
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