Continua il percorso di pianificazione operativa indirizzato alla gestione del Patrimonio dell’Umanità delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ufficialmente iscritte nella lista Unesco.
Il secondo incontro post-assegnazione ha avuto luogo stamane a Pieve di Soligo (TV), alla presenza della Regione Veneto, del Consiglio Direttivo dell’Associazione Temporanea di Scopo (composta da Provincia di Treviso, Camera di Commercio di Treviso – Belluno e Dolomiti, Consorzio di Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, I.P.A. Terre Alte della Marca Trevigiana), del coordinatore scientifico della candidatura prof. Amerigo Restucci, del coordinatore del gruppo di lavoro e delle attività prof. Leopoldo Saccon e dei componenti del gruppo tecnico di lavoro.
Le considerevoli opportunità e ricadute positive che questo riconoscimento porterà sul territorio richiedono una pianificazione puntuale delle attività e un coordinamento serrato che, su richiesta dai partecipanti al tavolo, sarà affidato alla Regione Veneto. Con l’ampia disponibilità di supporto garantita dai rappresentanti dell’I.P.A., l’ente territoriale guiderà il piano di lavoro che già prevede il coinvolgimento degli enti pubblici e stakeholder, voce dei 29 Comuni coinvolti.
Nel work in progress sono stati delineati i passaggi propedeutici alla realizzazione di un percorso di protezione e promozione del sito, secondo le linee delineate dal Dossier e dalle raccomandazioni del parere ICOMOS.
Nello specifico, è prevista la redazione del disciplinare tecnico entro il prossimo 24 di ottobre, al fine di fornire ai Comuni le linee guida per approvare una variante di adeguamento urbanistico, uniformando in questo modo gli strumenti di pianificazione e i regolamenti edilizi ai valori sanciti dall’Unesco; la realizzazione di un piano di comunicazione integrata, comprendente le linee guida per il corretto utilizzo del logo, l’organizzazione di eventi promozionali e celebrativi, oltre ad attività di divulgazione di vario genere; la predisposizione di un piano di promozione turistica e formativa, destinata agli operatori sparsi nelle Colline, con l’ideazione di itinerari tematici e del concetto di accoglienza diffusa; la definizione di una disciplina specifica relativa alla tutela del paesaggio, nonché una catalogazione analitica delle strutture esistenti che possono essere recuperate ovvero di quelle a obbligo di demolizione; parallelamente, si sta procedendo alla realizzazione del piano di gestione.
Fonte: Consiglio Regionale Veneto
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