La quota 100 è stata illustrata ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai vice premier Luigi di Maio e Matteo Salvini al terme del Cdm che l’ha approvato. Con questa nuova norma per tre anni, dal 2019 al 2021, si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi senza nessuna penalizzazione. Saranno investiti 22 miliardi di euro e si stima che nel trennio circa 1 milione di lavoratori approfitterà dell’opportunità. Vediamo nel dettaglio cosa prevede e chi può accedervi.
CALENDARIO DI ACCESSO AL PENSIONAMENTO
– Lavoratori privati. Dal 1° aprile 2019 per chi ha maturato i requisiti
entro il 31 dicembre 2018 e poi ogni 3 mesi dal raggiungimento dei
requisiti; Dopo tre mesi: per chi ha maturato i requisiti a partire dal
1° gennaio 2019.
– Lavoratori pubblici. Dal 1° Agosto 2019: per chi ha maturato i
requisiti all’entrata in vigore del decreto e poi ogni 6 mesi dal
raggiungimento dei requisiti; Dopo sei mesi: chi ha maturato i requisiti
a partire dal 1° febbraio 2019.
– Lavoratori scuola e Afam. Dal 1 settembre: in linea con l’inizio dell’anno scolastico
COME FUNZIONA
È possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di
contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne.
Una volta maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici
percepiscono la pensione dopo tre mesi. Le donne lavoratrici a 58 anni
se dipendenti e 59 se autonome con almeno 35 anni di contributi al 31
dicembre 2018 possono optare per il pensionamento con opzione Donna. Ai
lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di
vita e potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi.
APE SOCIAL
L’accesso all’indennità sostitutiva della pensione è prorogata per un
anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 e dura fino al conseguimento
dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia. occorre avere almeno
63 anni di età e 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno
per figlio (max 2) per le lavoratrici.
PACE CONTRIBUTIVA
Si tratta della possibilità di riscattare, su richiesta, periodi di buco
contributivo non obbligatori per massimo 5 anni. La possibilità è
prevista per un triennio dal 2019 al 2021. Il riscatto del periodo di
laurea sarà a condizioni agevolate entro i 45 anni: sarà detraibile
l’onere del 50% in cinque quote annuali e la rateizzazione fino a 60
rate mensili.
TFR
Per tutti i pensionati pubblici (non solo quota 100) è prevista la
possibilità di avere subito l’anticipo di fine rapporto fino a 30.000
euro. Sarà inoltre possibile cumulare periodi assicurativi presenti su
più gestioni mentre la pensione non è cumulabile con redditi da lavoro
dipendente o autonomo ma sì con redditi da lavoro occasionale (5mila
euro max)
FONDO BILATERALE PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE
Si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a
patto che ci sia un’assunzione. Sono esclusi i lavoratori in Isopensione
(prestazioni in essere o erogate). (a.mat.)
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Fonte: Adnkronos
(ph: imagoeconomica)