L’ex ministro, prese le distanze dalla politica attiva, riflette sull’attuale situazione nazionale ed internazionale.
È uno sguardo disincantato quello di Roberto Maroni, ma non certo privo di passione per la cosa pubblica, nonostante la presa di distanza dalla politica attiva. Già ministro dell’Interno e del Lavoro e governatore della Lombardia, Maroni ha aperto un nuovo capitolo della sua vita; ha una rubrica sul Foglio, “I barbari foglianti”, ed è coordinatore della Scuola di pragmatica della politica all’Università di Pavia. Venerdì 18 gennaio alle ore 20.45 sarà a Cison di Valmarino nella nuova veste di saggista per presentare il suo libro, fresco di stampa, edito da Rizzoli e intitolato “Il Rito Ambrosiano. Per una politica della concretezza”. Partendo dall’ esperienza personale, dall’elezione in Parlamento nel 1992, in piena Tangentopoli, Roberto Maroni passa in rassegna la storia politica del Belpaese, soffermandosi sulle distorsioni del potere, sui cortocircuiti della burocrazia, sul pericoloso chiacchiericcio social ed evidenziando la netta distinzione fra il rito romano, lento e procedurale, ed il rito ambrosiano, concreto ed efficiente. Maroni non risparmia critiche alla “lentocrazia di Bruxelles e all’evanescente governo europeo”, punta il dito su cosa non funziona nel nostro paese e infine elargisce consigli all’esecutivo giallo-verde.
L’incontro, che si terrà al Teatro alla Loggia di Cison di Valmarino, sarà condotto dalla giornalista Adriana Rasera ed è a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
L’evento gode del sostegno dell’amministrazione comunale e del contributo di Duca di Dolle.