È da poco più di 10 anni che si sente parlare di disturbo dello spettro autistico. Prima di allora le problematiche delle persone affette dalla sindrome non erano riconosciute come tali, ma come disturbi mentali. Non dovrebbe più essere così, ma ancora oggi al compimento dei 18 anni di età i ragazzi autistici vengono sistematicamente riclassificati come “pazienti psichiatrici generici”. E il “dopo di noi”? Meglio non parlarne. Allora è tempo di agire, come sta facendo da anni il Gruppo Autismo Belluno, che lavora sul territorio provinciale per dare risposte laddove – manco a dirlo – i servizi ancora non rispondono.
Ecco perché l’associazione è arrivata a organizzare la quarta edizione del convegno “Guardami negli occhi”, quest’anno a Feltre invece che a Belluno per essere più capillari nel territorio, un momento aperto alla popolazione per conoscere le difficoltà che possono affrontare ogni giorno le persone autistiche, quest’anno dedicato all’inserimento sociale e lavorativo. Dal titolo “percorsi di integrazione a scuola e nel mondo del lavoro”, sarà ospitato sabato 13 ottobre dalle 15 alle 18 nell’auditorium dell’ospedale Santa Maria del Prato. Con la moderazione di Luisa Venturin, avrà come ospiti Cristina Menazza e Fabio Comunello (psicologi e psicoterapeuti), Gabriella Faoro (Veneto Lavoro) ed Enrico Verdozzi (Ulss-Sil). A Enrico Cazzaro andrà il premio “Un amico speciale”.
Prologo dell’importante conferenza la proiezione del docufilm “Tommy e gli altri” organizzata in collaborazione con l’ufficio stampa del Csv di Belluno. Pensata per le scuole, la pellicola sta girando l’Italia per raccontare agli studenti delle scuole superiori le vicende quotidiane di giovani con autismo e loro amici e familiari, come quelle di Tommy e Gianluca Nicoletti (giornalista). Alle due proiezioni scolastiche del venerdì mattina al cinema Italia di Belluno e del sabato mattina all’Officinema di Feltre è stata aggiunta una replica gratuita e aperta al pubblico che sarà ospitata dal cinema Italia venerdì 12 ottobre alle 15.
Dopo di questo, il 20 ottobre il Gab comincerà un importantissimo percorso formativo nei 10 istituti comprensivi della provincia (Feltre, Cadore, Agordo, Alpago, ponte nelle Alpi, Belluno, Sedico e Trichiana) per spiegare agli insegnanti, con l’ausilio di un gruppo di psicologi, cos’è l’autismo e come gestirlo. Il percorso è finanziato interamente dall’associazione e sostenuto dal Miur (ministero istruzione) e dal Cti (centro territoriale istruzione). Nelle intenzioni c’è la volontà di estendere gradualmente il progetto a tutti gli altri istituti della provincia.
«Abbiamo 85 casi registrati in 13 classi», enumera il presidente del Gab Flavio Mares, «questa casistica rientra perfettamente nelle statistiche nazionali secondo cui gli autistici sono lo 0,3 per cento della popolazione. Ma se in provincia siamo in 210 mila (stando all’ultimo rilevamento Istat, ndc), allora dobbiamo aspettarci un’incidenza della sindrome in almeno 600 persone». Ecco tradotta in numeri l’importanza di un servizio gratuito quale quello offerto dal gruppo. «Molte di queste persone o non sono state identificate, oppure non vengono trattate nel modo corretto: ecco perché investiamo tanto nell’informazione». Per farsi conoscere ancora di più, il Gab parteciperà all’imminente 24 Ore di San Martino (gara a staffetta in programma a Belluno questo fine settimana) con 2 squadre.
«Noi veterani del mestiere riteniamo che state facendo un bel percorso, felice, che riuscirà a portare conoscenza e attenzione verso questo problema», ha sottolineato il presidente del Comitato d’Intesa-Csv Giorgio Zampieri durante la conferenza stampa, «è fondamentale parlare alla cittadinanza di civiltà: non possiamo definirci tali se non sappiamo trattare situazioni come queste». La collaborazione tra le due realtà di volontariato è nata con la mostra “MosaicoUno” di Nicola Tropea, ragazzo affetto dalla sindrome di Asperger, ospitata nel mese di aprile al primo piano della Casa del volontariato.