MONTEBELLUNA. Una storia da libro cuore. Un esempio da imitare, oltre i confini della Marca Trevigiana, in prossimità del 14 giugno 2018 Giornata mondiale della donazione del sangue. Una “bella fiaba” diventata realtà, mentre in queste ore l’Avis provinciale di Treviso lancia un appello per donare tutti i gruppi di sangue e in particolare quelli A e 0 positivi.

Una famiglia, genitori e 4 figli, tutti donatori di sangue, si sono presentati domenica scorsa al Centro trasfusionale dell’ospedale di Montebelluna a testimoniare il loro impegno donazionale. Originari e residenti a Montebelluna il padre Giuseppe Umana, 59 anni, la madre Giovanna Scandiuzzi, 57 anni, il figlio Matteo, 24 anni, le figlie gemelle Marta e Paola di 23 anni e l’ultimo Andrea di 18 anni.

«Sì, abbiamo donato il sangue. E lo facciamo molto volentieri, con un sorriso. Un gesto che come famiglia – racconta mamma Giovanna – ci ha ripagato enormemente. E’ importante essere utili per gli altri». Tutti i figli hanno studiato, prima di lavorare, nello stesso istituto agrario “Sartor”: una scelta meditata liberamente da ognuno. Certamente, anche questo, un caso unico. Anche Andrea sta finendo come il fratello e le sorelle lo stesso percorso scolastico.

Papà è in pensione e la mamma da sempre si dedica con grande amore ai figli. Una famiglia unita, dove il dialogo è sempre stato di casa. «Donare è un valore enorme, ma ricevere è stato ancora più grande. Sin da quando i miei figli erano piccoli – dice Giovanna – abbiamo spiegato loro, con mio marito, il significato e la necessità di donare il sangue per salvare le vite umane. Dovrebbe essere così in ogni famiglia. Bisogna iniziare fin da piccoli, quando sono all’asilo. Da grandi è quasi impossibile. E’ come coltivare una piccola piantina, che col tempo diventerà grande, nel proprio orto di casa. E’ difficile a 18 o 20 anni parlare o convincere i nostri figli a offrire il proprio sangue o fare del volontariato. I tempi – continua – sono cambiati: in tante famiglie ci si parla oramai coi telefonini anche a tavola. E’ incredibile, ma è così».

La famiglia Umana – di nome e di fatto – ha sempre “edificato” sane e serene regole e mamma Giovanna ha lasciato anche il lavoro per dedicarsi ai 4 figli. «Non c’era alternativa, è stato così. Tante le rinunce personali ma oggi – ribatte – sono soddisfatta. Capisco che crescere i figli non è un privilegio per tutte, sarebbe auspicabile che tante lo potessero fare».

Domenica per ringraziare la famiglia Umana c’era l’esecutivo della Comunale Avis di Montebelluna e in rappresentanza dell’Avis Provinciale di Treviso la presidente Vanda Pradal. «E’ entrata nel vivo l’estate e cominciano a scarseggiare le scorte di sangue. La famiglia Umana – spiega la presidente Pradal – è un esempio non solo per i donatori affinchè continuino a donare, ma soprattutto per chi lo vuole diventare. Rinnoviamo il nostro invito a dare continuità alla donazione, solo così riusciamo a mantenere l’autosufficienza: in questi giorni manca soprattutto sangue A e 0 positivo, poi gli altri gruppi. È importante che tutte le persone in buona salute tra i 18 e i 65 anni siano consapevoli dell’importanza del gesto prezioso del dono e contribuiscano con la loro solidarietà a garantire la continua disponibilità di sangue anche durante questi mesi estivi».

Il 14 giugno si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue voluta dall’Oms. Quest’anno è stato lanciato uno slogan: “Sii per qualcun altro. Dona sangue e condividi la vita”. Oltre a promuovere l’importanza di questo gesto, la Giornata vuole ringraziare i volontari. Ogni anno, a livello mondiale, vengono raccolte ben 112,5 milioni di donazioni. I donatori Avis in Italia sono oltre 1.300.000. Nel Veneto circa 131.000 e nella provincia di Treviso oltre 34.000.

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

Translate »
Testata telematica non soggetta all’obbligo di registrazione. art. 3-bis legge 16 luglio 2012 n.103